Tutto esaurito ieri sera al Teatro Comunale di Benevento per lo spettacolo finale dei giovanissimi attori del progetto S.L.E.N.G. (Spazio Libere Espressività Non Garantite), promosso ed organizzato dall’assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Benevento in collaborazione con l’associazione Magnifico Visbaal e il Liceo Classico Pietro Giannone di Benevento e finanziato dalla Regione Campania Azione C anno 2009/10
Adriano Graziano, Alessia Capone, Chezia Pietraroia, Dario Spulzo, Davide Mazzone, Davide Orlando, Ernesto Razzano, Gianmarco Luongo, Ilaria Telesca, Luana Barricelli, Luca Pastorelli, Maria Capozzi, Maria Scognamiglio, Valeria Masiello hanno portato in scena un “Orlando Furioso” rivisitato in chiave S.L.E.N.G..
Un Orlando calato nella realtà di una periferia urbana, la scena è una discarica, che parla al cuore dei protagonisti attraverso la travagliata storia d’amore per Angelica toccando le corde di sentimenti universali che travalicano il tempo e le mode.
E questa è stata la carta vincente del progetto, portare un classico della letteratura nel mondo dei giovani, farlo diventare parte integrante della loro vita quasi un amico che si racconta parlando dei suoi drammi d’amore.
“Con Sleng, per il quale è già stato confermato il finanziamento per la prossima annualità, abbiamo dato a tanti giovani l’opportunità di un’importante esperienza che li ha aiutati sotto il profilo sociale avvicinandoli al mondo del teatro – ha affermato l’assessore alla cultura, Raffaele Del Vecchio – e abbiamo portato una scuola di teatro completamente gratuita al rione Libertà confermando l’intenzione di questa Amministrazione di investire fortemente sui quartieri periferici della nostra città”.
Per Peppe Fonzo, direttore artistico di Sleng, si è trattato di una esperienza fortemente motivante “percepire i sentimenti dei ragazzi – ha dichiarato – molti dei quali non conoscevano il mondo del teatro, renderli partecipi, farli crescere emotivamente, coinvolgerli, farli sentire un tutt’uno con il gruppo, è stato faticoso, ma molto gratificante”.