L’on.Costantino Boffa, componente della Commissione parlamentare Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, ha presentato un’interrogazione a riposta in Commissione, indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le comunicazioni, in merito al piano per la chiusura estiva degli uffici postali.
Nella sola provincia di Benevento il piano prevede infatti una riduzione delle prestazioni e dei servizi offerti da Poste Italiane, mediante l’apertura degli sportelli soltanto di mattina o in determinati giorni della settimana, che non riguarda soltanto piccole frazioni, ma anche paesi con sede comunale ed un unico Ufficio postale. Nel dettaglio, la rimodulazione interessa gli uffici di Arpaise, Bagnoli, Beltiglio, Benevento 2-3-4-5-6-7-8, Cirignano, Cubante, Cuffiano, Faggiano, Luzzano, Pastene, San Giovanni di San Giorgio del Sannio, San Giovanni di Ceppaloni, Telese, San Bartolomeo in Galdo, Airola, Sant’Agata dei Goti, San Giorgio Del Sannio, Montesarchio.
“Tale provvedimento- dichiara l’on. Costantino Boffa – ha determinato, come evidente, una crescente preoccupazione sia tra le popolazioni dei comuni interessati dalle chiusure, sia tra il personale di Poste Italiane, sia tra le rappresentanze sindacali. Numerosi saranno infatti i disagi che colpiranno in particolare le categorie deboli della popolazione, come ad esempio le persone anziane o con difficoltà di spostamento. Inoltre, le rappresentanze sindacali hanno evidenziato come l’azienda, dopo aver comunicato in un primo momento la sospensione delle chiusure estive, quando ha rivisto la propria decisione non ha ritenuto utile confrontarsi con il sindacato”.
Il piano per la chiusura estiva degli uffici postali si inserisce nel quadro complessivo del processo di razionalizzazione dei servizi intrapreso da Poste Italiane che prevede, tra le altre misure, la chiusura di alcuni uffici postali, la riduzione degli orari di apertura degli sportelli, la sospensione del servizio porta lettere nella giornata del sabato..
“Misure – dichiara il parlamentare sannita del PD- che colpiscono territori e comunità già in difficoltà perché privati di altri servizi essenziali quali trasporto, sanità e istruzione, con il rischio di determinare un’accentuazione di quel processo di spopolamento e desertificazione sociale già da tempo in atto. Eppure, il contratto di programma 2009/2011, sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste italiane Spa, per l’espletamento del servizio postale universale prevede, quale dovere per la società, quello di conseguire determinati obiettivi di qualità, tra cui quelli concernenti l’adeguatezza degli orari di apertura degli sportelli rispetto alle prestazioni richieste”.
“Da qui la richiesta – conclude l’on. Costantino Boffa – al Ministro dello Sviluppo Economico, nell’ambito dei compiti di monitoraggio, controllo e verifica del rispetto delle norme, degli standard di qualità e degli obblighi relativi al fornitore del servizio postale universale, di mettere in atto le necessarie iniziative tese a garantire su tutto il territorio nazionale ed in particolare nei piccoli comuni del Mezzogiorno, i livelli necessari di servizi al cittadino evitando di adottare indiscriminate riduzioni delle attività e dei servizi a danno dei soggetti più deboli della popolazione”.