I Carabinieri della Stazione di San Bartolomeo in Galdo sono intervenuti sul territorio del Comune di Castelvetere in Valfortore, dove hanno effettuato una serie di controlli sulle numerose strutture amovibili, realizzate nel corso degli anni all’interno del centro abitato, congiuntamente a personale dell’Ufficio Tecnico comunale, anche ai fini di tutela del paesaggio e dell’ambiente.
Già da tempo alcuni cittadini di Castelvetere si erano lamentati in merito all’esistenza di queste antiestetiche strutture in lamiera, spesso erose dalla ruggine, sorte tra gli edifici in muratura del centro abitato, che non solo deturpavano il centro cittadino, ma facevano sorgere seri dubbi sulla regolarità della loro stessa edificazione e posizionamento.
Dai vari controlli è infatti emerso che ben quindici abitanti di Castelvetere, in molti casi anche di una certa età, tra proprietari e usufruttuari di tali strutture amovibili, per la maggior parte dei casi destinate a depositi o ad autorimesse, a volte anche di notevoli dimensioni, erano state realizzate senza alcun permesso, mentre la normativa vigente prevede non solo uno specifico permesso a costruire, ma anche il fatto che tali strutture debbano essere comunque completamente amovibili, mentre in pratica non lo erano affatto.
In alcuni casi i soggetti denunciati hanno esibito ai militari operanti una semplice comunicazione e presa d’atto del comune resa anni addietro, che, data la remota epoca di rilascio, è stata ovviamente ritenuta non più valida, dovendosi inoltre escludere la pretesa “natura precaria” delle opere, elemento essenziale per poterle edificare senza particolari oneri.
Si configurava in tal modo, per le fattispecie rilevate una contravvenzione penale, relativa alla realizzazione di opere edilizie in assenza di concessione edilizia. Durante i controlli, comunque, i militari dell’Arma hanno fatto presente ai proprietari interessati l’eventuale possibilità di sanare la situazione sanzionata, richiedendo il rilascio di permesso a costruire agli uffici comunali preposti. Le opere prefabbricate non sono state sottoposte a sequestro, in quanto il Comune di Castelvetere in Valfortore ha, contestualmente alla denuncia dei Carabinieri, emesso un’autorizzazione provvisoria a favore degli interessati, in attesa di chiarire meglio la situazione.