In merito ai dati sulla raccolta differenziata a Benevento che ha suscitato molte polemiche nei giorni scorsi è intervenuto il presidente dell’Asia, Lucio Lonardo.
Di seguito la nota integrale di Lonardo.
“Rosa Luxemburg diceva ‘anche solo dare un nome giusto alle cose è un atto rivoluzionario, allora continuiamo a usare le parole e a usarle bene: ad esempio smettiamo di dire che Asia e Comune abbiano in qualche modo truccato i dati della raccolta differenziata per evitare di fornire alibi a qualche candidato sconfitto alle amministrative che abbia necessità di giustificare la propria personale débâcle. Lo dico senza polemica alcuna, ma siamo stufi per essere stati continuamente tirati per la giacchetta prima, durante e anche adesso, dopo questa campagna elettorale che per le caratteristiche di alcuni protagonisti potremmo definire ‘all’arsenico e vecchi merletti’, parafrasando un celebre film.
Voglio dire che mentre Napoli in silenzio sta scaricando allo Stir di Casalduni di tutto di più, determinandone la chiusura, tra l’altro, per Benevento nella giornata di ieri; mentre la vita sociale, economica e ambientale del napoletano si identifica sempre di più con la parola emergenza da diciassette anni in crisi infinita frutto di illegalità, sprechi, corruzione e opere inutili frutto del connubio tra criminalità e cattiva politica, taluni personaggi non trovano di meglio che attaccare una realtà virtuosa che senza uno straccio di finanziamento o di impianto ha chiuso il mese di marzo con oltre il 65% di raccolta differenziata, sbeffeggiando per altro l’impegno di migliaia di cittadini che hanno creduto nello slogan ‘l’impegno di tutti per una Città pulita’, facendosi un ‘mazzo tanto’ per raggiungere percentuali che hanno dell’incredibile se pensiamo che solo 1 anno fa l’aria era permeata di odore acre per il continuo incendio dei cassonetti con una prospettiva ben lontana dall’obbligo di legge, questo sì imprescindibile, per il raggiungimento del 50% di raccolta differenziata per l’anno in corso (le proiezioni attuali del 1° quadrimestre ci danno a circa il 57% con una punta a marzo di oltre il 65%).
In particolare, sul nostro sito sono riportati mese per mese i dati in percentuale della raccolta differenziata e il 4 aprile, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Mosti, il dr. Romito ha provveduto a stampare e a distribuire ai presenti copia del report sulla raccolta differenziata porta a porta nella città di Benevento dove a pag. 5 sono riportate la media del 1°semestre 2010, al 24,25%, e la media del 2° semestre, al 39.60% : complessivamente 31.92% annuo che si discosta dal report dell’osservatorio che ci dà al 31.41, per una differenza di 0.51 % in quanto non ci vengono valutate alcune frazioni per noi importanti come gli pneumatici.
Le domande da porsi sono piuttosto queste: 1) c’erano tutti i presidi in strada per raggiungere la quota del 35% per l’anno 2010? Sì e questo dal secondo semestre 2007: variabili non previste sono state l’incendio di 1\4 dei cassonetti stradali, l’abbandono in strada di 2000 tonnellate di rifiuti provenienti da realtà di paesi confinanti per l’inesistente controllo ambientale, la bonifica di numerose discariche a cielo aperto presenti sul territorio comunale; 2) C’è stata una corretta informazione e promozione sulla R.D.? La risposta è sì, se vogliamo solo pensare al conseguimento del Premio Internazionale alla Borsa di Comunicazione Ambientale; 3) Come mai il porta a porta non è stata considerata prima come soluzione operativa? Risposta, la pianta organica insufficiente, l’azzeramento del capitale sociale come eredità della precedente gestione, l’aggiudicazione solo nel 2° semestre del 2010 dei mezzi necessari , ne hanno ritardato l’attuazione, perché si sa, senza soldi non si cantano messe, e non si fa neanche la Via Crucis del porta a porta.
A chi pensa diversamente gli chiedo di rileggersi una frase di M. de Cervantes: ‘Badi vostra grazia che quelli laggiù non sono giganti, ma mulini a vento e quelle che supponete braccia sono le pale che, fatte girare dal vento, muovono la macina del mulino”, a buon intenditor…”.