“Una volta che il servizio di gestione dei rifiuti sarà divenuto a tutti gli effetti provinciale, i 127 lavoratori dei consorzi di bacino rientreranno nel ciclo. Lo abbiamo detto con chiarezza, anche attraverso il Piano industriale approvato di recente”.
A dichiararlo è l’amministratore unico della Samte, Luigi Diego Perifano, intervenuto al convegno “Piano industriale strategico sui rifiuti” organizzato oggi dalla Cgil a Palazzo Mosti.
“Nel bando di gara che sarà elaborato dalla Samte – ha continuato Perifano – stabiliremo che l’aggiudicataria del servizio dovrà impegnarsi ad assorbire i lavoratori dei consorzi. In questo modo ci metteremo al sicuro per garantire l’occupazione.
Tuttavia, non vanno dimenticati i problemi che ci stiamo trovando a fronteggiare. A partire dalla nuova emergenza rifiuti nelle province di Napoli e Salerno – peraltro questa volta indotta anche o soprattutto dal caos normativo che regna sovrano – fino ai continui interventi della Regione, che di volta in volta mettono in discussione la gestione provinciale del ciclo dei rifiuti.
Infine non vanno dimenticati i 18 anni di gestione commissariale, che hanno lasciato una situazione pesantissima in termini di debiti accumulati. Da subito abbiamo chiesto dove sarebbe andata a finire questa massa di debiti. Piano piano è arrivata la risposta: sulla Provincia e sulla società provinciale, che per legge dovranno farsi carico degli impianti dismessi della Fibe (con costi di gestione vicini a 700mila euro annui) e tra poco anche di tutti gli altri impianti dismessi, come sancito da una recente sentenza del Tar del Lazio.
Nonostante questi problemi, tuttavia, come Samte non ci siamo mai sottratti al confronto. Sia in privato che in pubblico ho sempre detto le stesse cose: al di là delle rassicurazioni di maniera, per i lavoratori degli ex consorzi va trovata una soluzione stabile e definitiva. E nel piano industriale della Samte questa soluzione c’è”.