Sinistra Ecologia e Libertà è una forza politica di sinistra alternativa alla destra che ha scelto, fin dalla sua nascita, di costruire nel centro sinistra, un’autonoma e originale azione politica. Nichi Vendola intende cambiare il centro sinistra, non combatterlo.
Egli ritiene che il confronto debba essere sul piano programmatico ponendo al centro gli interessi dei cittadini. A Benevento la scelta di Sinistra Ecologia e Libertà, in coerenza con la linea nazionale è stata chiara, tanto da ricevere la più convinta condivisione dal partito nazionale e regionale. Non penso ci siano iscritti a SeL pronti a praticare scelte in contrasto con la linea politica tracciata che, di fatto, li porterebbe fuori dall’organizzazione. Nardone non è sostenibile perché ha fatto un’altra scelta, non quella di misurarsi all’interno del centro sinistra, ma di rappresentare il centro destra nella prossima consultazione elettorale amministrativa del Comune capoluogo, aggregando quella nomenclatura storica di desta (Viespoli) e trasformistica (Mastella) che ha rappresentato quella classe politica che i cittadini della nostra provincia pensavano ormai di essersi lasciata alle spalle. Il buon Nardone li vuole riabilitare. Io non credo che Mastella – Viespoli – De Mita rappresentino oggi quel rinnovamento della politica che Nardone vorrebbe far credere ai cittadini di Benevento, motivandola come esigenza del territorio. Il nostro territorio è stato già governato da Viespoli e da Mastella e noi, la sinistra, abbiamo sempre denunciato l’insufficienza del loro impegno istituzionale. La sinistra che SEL oggi rappresenta nel cuore e nella testa di tanti militanti e simpatizzanti chiede al centro sinistra di riprendere il cammino, anche in discontinuità con alcune pratiche politiche del passato e, nello stesso tempo, chiede agli uomini e donne di sinistra, ovunque essi sono, di non lasciarsi ammaliare dalle sirene di un nuovismo già vecchio che si propone sulle gambe di quella vecchia politica che lo stesso Nardone ha per anni combattuto. Era sono strumentale al ruolo che egli occupava? Che cosa è cambiato? Cosa li unisce? Il fatto che Nardone si sia aperto politicamente ad un progetto di destra, trova probabilmente una ragione nell’emarginazione politica nella quale si è rinchiuso, a seguito di conflitti personali con alcuni dirigenti del suo partito. Questo non giustifica la scelta, anzi né aggrava il comportamento. Gli altri (Viespoli e Mastella) sono anch’essi risentiti? Mastella sicuramente nei confronti di Pepe che non l’ha seguito nel suo tradimento al centro sinistra; Viespoli nei confronti della PDL per il ruolo marginale cui è stato ridotto nel corso di questi ultimi anni. Mastella e Viespoli, sostengono Berlusconi e il governo di destra. La Sinistra, quella vera, non quella camuffata ed opportunista, contrasta apertamente il governo Nazionale e contrasta apertamente tutte le forze politiche che sostengono quell’esperienza, salvo poi a fare trasformismo politico sui territori. Ci dica Nardone se ha scoperto un nuovo laboratorio politico e se quel laboratorio può essere animato da forze e singole soggettività che nulla hanno a che vedere con la sua storia politica, ormai offesa.
Italo Palumbo
Presidente Provinciale Sinistra Ecologia e Libertà