Inarrestabile il bollettino delle morti bianche in Italia, anche nel mese di dicembre. Nonostante le festivita’ natalizie infatti la media dei decessi e’ sempre la stessa: oltre dieci alla settimana. E l’epigrafe del 2010 arriva cosi’ a contare 526 vittime del lavoro da Nord a Sud del Paese. A rivelarlo e’ l’ultima indagine condotta dagli esperti dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering, a societa’ mestrina, da oltre un decennio in prima linea sul fronte della formazione dei lavoratori, chiude cosi’ il tragico bilancio annuale. La Lombardia continua a mantenere il triste primato (74 decessi), seguita dal Veneto (55) e dalla Campania (44). Altrettanto vicine ai primi posti si trovano anche: Puglia (43), Lazio (38) e Sicilia (35). Ma se in termini assoluti il record spetta alla Lombardia, quando gli esperti di Vega Engineering rapportano le morti bianche alla popolazione lavorativa, allora e’ il Trentino Alto Adige a ‘vincere’ con un indice di incidenza pari a 62,2 contro una media nazionale di 27,1. Ed e’ seguito dall’Abruzzo (38,4) e dalla Calabria (37,5). In Piemonte il risultato maggiormente virtuoso dove si arriva a 16,1. La provincia piu’ colpita continua ad essere Bolzano con 20 decessi che, pero’, nel bilancio di fine anno, spartisce la maglia nera con la capitale: Roma infatti piange altrettante vittime del lavoro. Al secondo posto c’e’ Brescia (17 morti), al terzo Napoli (16), al quarto Milano (15), al quinto Foggia (14). Non troppo distanti alla rosa nera delle morti bianche si trovano: Vicenza (12 vittime), Padova e Bari (11), Chieti e Treviso (10). Tornando alle incidenze rispetto alla popolazione lavorativa e’, invece, ancora Vibo Valentia a condurre le fila con un indice pari a 84,5; mentre ben ancorato al podio rimane il Nordest con Bolzano (84,3) e Belluno (78,9). Quarta e’ Benevento (78,7) e quinta Matera (76,7). Indicatori decisamente piu’ virtuosi in tal senso vengono rilevati nelle grandi province: Roma (11,8), Napoli (20), Milano (8,5), Palermo (25,2), Genova (16,5), Firenze (11,6), Venezia (11,3); a Torino, intanto, si rileva addirittura un indice di incidenza pari a 3,2. Per macroaree geografiche, poi, e’ il Sud a ‘trionfare’ rapportando le morti bianche alla popolazione lavorativa con un indice pari a 31,2 contro il 30,1 del Nordest, il 25,8 delle Isole, il 19,7 del Centro. Il miglior risultato giunge dal Nordovest del Paese (17,6). Osservando l’andamento degli incidenti nel corso della settimana, spicca il venerdi’ come giorno piu’ nero per i lavoratori. Si contano infatti 100 vittime. Seguono: mercoledi’ (93) e martedi’ (90).
Fonte: Asca