“E’ spiacevole sapere che il cammino di una squadra di calcio, ancor peggio della squadra di calcio del proprio cuore, debba cominciare ad handicap cioè con una penalizzazione in termini di punti”. E’ quanto scrive in una nota il Consigliere Delegato allo Sport del Comune di Benevento, Enrico Castiello.
“Ancor più spiacevole e per certi aspetti anche triste è però la causa che porta a questa penalizzazione sia da ricercare in un concetto giuridico, la tanto famigerata Responsabilità Oggettiva.
Concetto sul quale tanto si è discusso e tanto ancora si potrebbe discutere in quanto non mette d’accordo tutti gli “addetti ai lavori” per tanti aspetti controversi della propria forma, uno dei quali sicuramente è la discriminazione vera e propria che si ha nei confronti di una delle due parti e cioè le Società.
Queste ultime non hanno in assoluto nessun mezzo per difendersi da illeciti sportivi più o meno gravi perpetrati al loro interno ma che vengono comunque condannate a pagare una pena. Dopo anni di calcio al vertice e mai premiati per risultati e metodi discutibili oggi la società, i tifosi ed una intera città subiscono ancora. E come spesso accade oltre il danno la beffa!
Il metodo bulgaro ha previsto, quindi, una sanzione sportiva senza valutare colpevolezza o svolgimento dei fatti ed ha condannato le società con le quali tesserati colpevoli militavano pur consapevoli della totale estraneità di queste. Un assurdo. L’ingiustizia sportiva si è perpetrata nei confronti del nostro Benevento che da anni è stato esempio e portatrice di sani valori dello sport all’interno di quel mondo calcistico incapace di darsi una immagine quale giusto riferimento per i nostri giovani e la società in cui viviamo. Ben altra cosa il Benevento Calcio.
Anche il Sannio intero vive un ulteriore momento di grande difficoltà minato nelle radici, nella sua grande storia, nella sua identità culturale. Non si può e non si deve continuare a mortificare il nostro territorio a tanti livelli. Il Benevento come il Sannio, hanno sempre dimostrato di saper reagire, di far valere le proprie ragioni. Sapranno farlo anche stavolta.
Inutile fare polemiche che, come spesso avviene, sono sterili e fini a se stesse. Sono convinto, invece, quanto sia fondamentale in questo momento di difficoltà far sentire, a chi da tempo sta lavorando bene e con passione perchè il nostro sogno continui e si realizzi presto, tutta la stima, l’affetto e la nostra solidarietà in attesa dell’ulteriore grado di giudizio previsto nel ricorso al TNAS del CONI.
L’invito dunque a recuperare il maltolto con i risultati e sul campo per dimostrare ancora, semmai ve ne fosse bisogno, il grande senso di civiltà e amore nei confronti della squadra. A non abbandonare, inoltre, quel progetto e quel sogno che accomuna città e tifosi sostenendo ancor più la squadra alla ricerca del risultato domenica dopo domenica”.