Si muovono i primi importanti passi per la costituzione di un’associazione dei produttori-imbottigliatori di vino castelveneresi. Qualche giorno fa si è consumata una riunione alla quale hanno preso parte diversi titolari o rappresentanti delle aziende del paese: Antonio Ciabrelli, Mariano Assini, Giuseppe Pengue, Salvatore Simone, Claudio Di Muccio, Danilo Verrillo, Ugo Di Santo, Raffaele Pengue, Mario Pacelli, Antonio Di Brigida e Salvatore Falato. Hanno inoltre fatto pervenire il proprio messaggio di condivisione dell’iniziativa altri produttori, assenti per motivi di lavoro: Filippo Venditti, Raffaello Annicchiarico, Nicola Venditti di Giovanni e Alexia Capolino Perlingieri.
Nel corso della riunione si è discusso di diverse tematiche e soprattutto è stata puntata l’attenzione sull’avvertita esigenza di un sodalizio che raccolga le aziende imbottigliatrici di vino. A Castelvenere, che si caratterizza per essere il “Comune più vitato della Campania” per quanto concerne il rapporto tra la superficie totale e quella coltivata a vigneto, la voce relativa al vino rappresenta senza dubbio la fonte principale del tessuto economico. Un comparto che in questi ultimi anni si trova ad affrontare sfide decisive.
In questo scenario diventa importante uno spazio di aggregazione, dove riflettere insieme sulle questioni e confrontarsi per la ricerca delle soluzioni migliori da mettere in campo. Si è discusso non solo delle tematiche relative prettamente al discorso produttivo, ma anche di promozione, facendo riferimento all’immenso patrimonio costituito dalle peculiari cantine tufacee del borgo medievale. Una ricchezza storica-architettonica-culturale che necessita di attenzione e di interventi.
I presenti all’incontro, manifestando la volontà di andare avanti lungo questo percorso, hanno dato mandato al produttore Salvatore Falato per iniziare a lavorare ad una bozza di statuto, da presentare al tavolo di confronto in occasione del prossimo incontro.