A distanza di più di un mese (11 dicembre) la Ferrini torna a giocare in casa. Avversario il Rione Sanità. Inutile dire che, vista la classifica, l’intento dei ragazzi di Casale era quello di tornare al successo ma ancora una volta stravolti piani e speranze del team beneventano. Sarebbe dovuta essere una giornata di festa in casa Ferrini. Il calciatore Nicola Ferretta, oggi capitano, viene premiato a centrocampo prima dell’incontro dal capitano del Benevento Gianpiero Clemente e dal direttore sportivo giallorosso Massimo Mariotto. Dalle buone premesse si passa poi al campo. Pronti via e dopo soli 3’ di gioco arriva la doccia fredda per i locali. Mesisca commette fallo sul versante destro. Punizione a giro sul secondo palo, diagonale attuata male e per Palumbo è gioco da ragazzi infilare Vigliotti. Partita in salita. Ferrini colpita ed incapace di reagire. Un primo tempo sotto tono per la squadra di Casale. La difesa non appare ferrea, a centrocampo Ferretta corre e lotta come sempre, Sarubbo ci mette l’anima ma spesso capita fuori ruolo e così è il solo Maddaloni a farsi apprezzare per geometrie e giocate. La Sanità, dal canto suo, subisce poco, gioca in maniera lineare ed approfitta degli errori della Ferrini. Così al 25’ ospiti sul 2-0. Orrei si complica maledettamente la vita sull’out di sinistra regalando di fatto un calcio d’angolo agli avversari. Sul susseguente corner palla in area per Palmieri che sovrasta Sarubbo e deposita in rete. Sul 2-0 ci si mette anche il direttore di gara che al 30’ espelle Calabrese dopo che lo stesso (conquistato un calcio di punizione in proprio favore) aveva avuto qualcosa da ridire nei confronti di un avversario. L’ arbitro interpreta male convinto che quelle parole fossero rivolte a lui ed allora estrae il rosso. Nella ripresa nonostante l’uomo in meno la Ferrini si fa apprezzare per determinazione e spirito di sacrificio. Casale attua dei cambi che sembrano fruttare. Al 10’ Marco Aquino semina avversari e giunto in area viene steso. Rigore. Dal dischetto, forse in maniera frettolosa, si presenta lo stesso calciatore che si fa respingere la conclusione. La possibile rimonta si blocca, fermata qualche minuto dopo dalla terna arbitrale che reputa in fuorigioco il tocco vincente (22’) di De Stefano. A questo punto, con la Ferrini che assume un buon possesso palla, la Sanità si difende e prova a sfruttare qualche contropiede.