«Le energie rinnovabili devono diventare sempre più il tema primario per lo sviluppo dei nostri territori, in modo particolare del Sannio che si candida a diventare la cintura verde della Campania».
E’ quanto ha dichiarato il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, sollecitando la Giunta regionale a sostenere i programmi della Provincia sannita sull’energia da fonti rinnovabili, soprattutto dopo il secco rifiuto del nucleare registrato con i referendum, puntando invece sulla risorsa idrica della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro e sul fotovoltaico e fermando la proliferazione incontrollata e abnorme dell’eolico.
«L’esaltante fenomeno di partecipazione a cui abbiamo assistito in questi giorni – ha precisato Cimitile – ci dice che i referendum non sono un’arma spuntata, uno strumento stanco e snobbato dagli italiani. Circa 28 milioni di elettori hanno scelto di recarsi a votare: un dato che è andato al di là di ogni più ottimistica aspettativa perché i cittadini hanno voluto fosse ascoltata la loro voce. Già ieri abbiamo commentato a urne appena chiuse il positivo risveglio della coscienza civica e democratica che hanno offerto i quesiti referendari su cui la maggioranza degli italiani si è pronunciata. OggiAggiungi un appuntamento per oggi ci preme sottolineare soprattutto l’importanza del voto contrario al ritorno del nucleare nel nostro Paese.
E’ un segnale decisivo e confortante anche rispetto alla strada che la Provincia di Benevento ha intrapreso negli ultimi anni. In un momento di crisi economica, i cui effetti persisteranno anche nei prossimi mesi, abbiamo scelto di scommettere e investire nel campo della ‘green economy’ offrendo nuove opportunità di crescita a un territorio che ha già enormi ricchezze ambientali, energetiche e agroalimentari.
In questo scenario quindi diventa sempre più strategico e decisivo il progetto di valorizzazione della Diga di Campolattaro per la quale abbiamo progetti ambiziosi e strategici. Siamo soddisfatti che dal Sannio si sviluppi un nuovo modo di progettare l’energia con impianti industriali che si integrano nel territorio valorizzandolo con interventi che coniugano tecnologia, innovazione e bellezza. Grazie alla cooperazione con autorevoli investitori privati, realizzeremo una centrale idroelettrica che ci consentirà di sfruttare la risorsa idrica a fini energetici e di creare nuova occupazione.
Il referendum è un invito agli Enti locali e al Governo nazionale a potenziare gli sforzi sulle energie rinnovabili. Da parte nostra, però, sentiamo anche il bisogno di denunciare il pericolo che incombe sul territorio sannita. Da più parti infatti giungono segnali preoccupanti rispetto all’invasione di piccoli impianti eolici che rischiano di deturpare ulteriormente l’ambiente. Come abbiamo avuto modo di dire già in passato, è necessario porre fine a questi insediamenti in quanto già da tempo sono state ampiamente superate le previsioni contenute nel Piano energetico provinciale. E’ bene che su questo tema si apri un’ampia e condivisa riflessione in sede locale e regionale affinché non si abbiano a ripetersi scempi di cui tutt’ora paghiamo le conseguenze e non emergano profili di illegittimità da sollevare in sede giudiziaria. Chiediamo anche che la Regione dia risposte sui nostri programmi per il fotovoltaico».