La Corte Costituzionale ha ritenuto ammissibili due dei tre referendum proposti dal comitato “Siacquapubblica” di cui fa parte anche la nostra associazione, per i quali la scorsa primavera erano state raccolte 1.400.000 firme (per ognuno dei quesiti). In particolare, sono stati ammessi il quesito 1 (che chiede l’abrogazione dell’art. 30 del Decreto Ronchi nella parte in cui prevede l’obbligo della messa a gara delle concessioni per il servizio idrico integrato) ed il quesito 3 (che chiede l’abrogazione della norma che permette di caricare sulle tariffe i margini di profitto che le aziende andranno a realizzare sulla distribuzione del servizio idrico. E’ stato dichiarato innammissibile invece il quesito 2, che prevedeva l’abrogazione dell’art. 150 del d. lgs.152/2006, sulla scelta delle forme di gestione e di affidamento del sistema idrico integrato. Accogliamo con soddisfazione l’approvazione dei due quesiti, ed attendiamo le motivazioni della bocciatura del secondo quesito, che riteniamo fosse importantissimo per dare coerenza al sistema; ci auguriamo soltanto che a referendum avvenuto (e ci auguriamo vinto dai si) un provvedimento legislativo, per coordinare il sistema normativo che si verrà a creare, non sminuisca il valore politico, ma soprattutto sostanziale, dell’auspicata abrogazione delle norme che di fatto privatizzano i sistemi idrici integrati dell’intero territorio nazionale.