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Calcio, Imbriani: “Reazione d’orgoglio dopo il loro vantaggio”

Scritto da il 11 dicembre 2011 alle 20:09 e archiviato sotto la voce Calcio, Primo Piano. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il primo a presentarsi in sala stampa è Carmelo Imbriani, raggiante per la seconda vittoria in campionato, la prima davanti al pubblico di casa. La sua è stata una vittoria con il botto. I suoi ragazzi hanno reagito allo svantaggio surclassando di reti l’avversario. Una reazione da grande organico.
Carmelo dà un rapido sguardo alla classifica, poi dice: “La squadra non merita questa posizione. C’è tanta qualità e credo che con il sostegno e l’affetto dei tifosi i ragazzi possono venirne fuori. Hanno i mezzi per farlo. Occorre però che ritrovino l’autostima”.

“Oggi – continua Imbriani – non era semplice vincere perché loro giocavano dietro la linea della palla. Erano schierati con una difesa a 5. C’erano sempre raddoppi sulle fasce. Vacca, Pintori e Cia venivano sistematicamente raddoppiati e non riuscivano a trovare varchi. Nella ripresa si è ripartiti evitando di commettere gli errori commessi nel primo tempo e sfruttando i loro punti deboli. Dopo il loro vantaggio la squadra ha avuto una reazione d’orgoglio. I ragazzi ci hanno messo il cuore e il carattere, ed i veri valori sono venuti fuori. Sono contento di allenare questo organico, uno tra i più forti della categoria.

Sincero il neo tecnico quando parla delle difficoltà incontrate fin qui dalla squadra e soprattutto delle vere ambizioni, che certamente non erano legate alla salvezza. “Pian piano – spiega Imbriani – stiamo cercando di venirne fuori. La squadra sta crescendo. Sapete per loro è stata dura reagire. La squadra è stata costruita per vincere non certamente per ritrovarsi lì in basso”.
Il Golden Boy spiega poi le sue scelte professandosi onesto su come intende gestire il gruppo: “Jorge ed io siamo arrivati martedì, mi sono ricordato le posizioni di alcuni di loro, come quella di D’Anna, e li ho riproposti. Purtroppo qualcuno è costretto a restare in panchina mentre ad altri di farsi trovare pronti, come nel caso di Grauso. Per ora i ragazzi stanno rispondendo bene. Ho bisogno di gente che ci crede. Più siamo a credere nel progetto, meglio è. Con loro però sarò uomo fino in fondo, sarò onesto, non li prenderò in giro”. E in questo passaggio Carmelo si ricorda del suo passato da calciatore.
Sull’impiego come esterno di Sy (ha rilevato Pintori nel finale), si ritiene soddisfatto di come ha giocato: “Per me ha fatto bene anche in Coppa contro il Foggia. E’ un ottimo calciatore che si sta ritrovando dopo un brutto momento. Oggi gli ho chiesto di fare quello che sa fare meglio e lui ha anche fatto gol. Comunque credo che da esterno possa fare davvero bene”.

Amaro ma con voglia di rivalsa il finale: “I cori d’affetto li ho sentiti, gli striscioni non li ho visti, ero troppo emozionato. Poi quando è iniziata la partita mi sono concentrato solo su quello. Salendo le scalette, però, mi sono venuti in mente i ricordi di quando ero calciatore. Ritornare da allenatore è una gioia bellissima. Voglio riprendere da dove si è interrotto il mio sogno, quello della B sfumata nella finale del 2009 contro il Crotone”.

E’ poi la volta di Ousmane Sy. La Pantera Nera è riuscito finalmente a mettere il suo zampino, partecipando così alla parata di gol giallorossa.
“Gioco meglio come seconda punta – spiega il francese, ex Taranto – per attaccare meglio la profondità e cercare la rete. Ma so adattarmi e giocare per la squadra. Cosa è cambiato in quest’ultimo periodo? Abbiamo trovato più serenità e voglia di far bene. Ringrazio Altinier per la palla che mi ha dato. Era difficile quel passaggio. Sono felice per il gol perché non avevo dimostrato tanto finora. So che posso dare di più e voglio dimostrarlo”.

Punizione spettacolare quella calciata dal folletto sardo, Andrea Pintori. La palla si è infilata a mezz’altezza in rete con il portiere ospite vanamente proteso nell’arrivarci. Un babà, direbbe qualcuno. Una perla di rara bellezza che è valsa il pari ed ha aperto la sagra del gol in casa giallorossa. “E’ andata bene – confessa Andrea – Quest’anno è la prima volta che ci riesco. Dedico il gol alla mia futura moglie Silvia e a mio figlio Mattia”. Poi si sofferma sulla partita e ci spiega: “C’è stata una buona circolazione di palla nella prima mezzora. Abbiamo avuto difficoltà a trovare varchi. Ma abbiamo avuto pazienza, così come ci ha chiesto il mister, rifugiandoci e ripartendo, quando il caso, anche dalla difesa”. A chi gli chiede spiegazione su cosa è cambiato, risponde: “L’allenatore. Non dobbiamo però fare differenze. Entrambi sono preparati. Oggi forse in più abbiamo l’umiltà che prima ci mancava”.

Oggi in più, aggiungiamo noi, abbiamo visto una squadra pronta a combattere, a reagire. Dei veri gladiatori, come direbbe il presidente Vigorito.

di Edoardo Porcaro

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