“La recentissima indagine Istat sull’occupazione giovanile suscita un senso di grave disagio nazionale ma, ancor più, locale: l’Istituto attesta che un giovane su quattro è senza lavoro”. E’ quanto sostiene l’on. De Caro, vicecapogruppo PD alla Regione Campania in una dichiarazione che focalizza i temi economico-sociali del nuovo anno. Se questi sono i drammatici dati nazionali, – prosegue De Caro – i “numeri” locali sono da catastrofe: non siamo ad uno su quattro ma quasi a uno su due. La disoccupazione giovanile, cioè, in città ed in provincia di Benevento, sfiora, se non supera, il 40%. E, cosa più grave, manca una qualsiasi prospettiva per il futuro”.
Non c’è solo la disperata situazione di tanti giovani – afferma ancora De Caro: c’è, sull’altro versante, il quadro di imprese che annaspano, di Enti pubblici che non possono, per ristrettezze di bilancio, rispondere a mille esigenze e che riescono, con difficoltà, a garantire i servizi minimi.
Dunque, una sorta di metafora del cane che si morde la coda avviluppandosi su se stesso senza venirne fuori.
Da tempo – sostiene l’esponente PD - proponiamo un salto di qualità nella proposta programmatica e politica che sappia dare un’impennata all’intera società sannita. Uno scatto di qualità e di quantità nelle scelte per garantire il lavoro a chi lo ha già (ma lo vede compromesso) ed a chi spera, ardentemente, di entrare in questo mondo che sembra essere un’araba fenice.
Se le scelte di politica nazionale appaiono, quantomeno, dice De Caro, punitive per il Mezzogiorno è giusto chiedere uno scatto di fantasia politica e programmatica a quelle istituzioni che governano il territorio: Regione, Provincia e Comuni e Camera di Commercio.
La prima, evidentemente, deve fare scelte che non siano improntate al solo rigore di bilancio. Ci sono scelte da operare – a giudizio di De Caro – per l’occupazione, per rilanciare i settori produttivi trainanti (agricoltura, agroalimentare, servizi, trasporti). La seconda per coordinare gli interventi sul territorio provinciale dei soggetti istituzionali preposti.
Ma, soprattutto i Comuni: a cominciare da capoluogo. E’ opportuno avviare un dibattito serio su cosa fare nei prossimi mesi. A partire dalla questione dell’Agenzia Unica per lo Sviluppo atteso anche che, nei prossimi giorni, il Consiglio Regionale renderà operativa la funzionalità delle Aree di Sviluppo Industriale.
Infine, la Camera di Commercio: si va verso il rinnovo del Consiglio Camerale. Anche qui sostiene l’esponente PD – l’auspicio è che l’organismo si componga sulla scia di un dibattito corposo per rilanciare tutti i settori produttivi e dare risposte alla voglia di espansione delle aziende sannite.
Ma, anche, per rispondere a quel giovane su due che chiede di affacciarsi al mondo del lavoro”.