In merito alla vicenda dei lavoratori degli ex Consorzi rifiuti che con la sentenza del Tar Campania, si sono visti negare la cassa integrazione è intervenuto il consigliere provinciale Angelo Capobianco che ha scritto una nota al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, all’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, e al Prefetto di Benevento, Michele Mazza.
Di seguito il testo integrale della nota:
‘La sentenza del Tar che ha dato ragione ai tre lavoratori ricorrenti non ha risolto la problematica dei Consorzi rifiuti a Benevento, non costituisce una vittoria per nessuno, ma a mio parere sono tutti sconfitti compreso coloro che esultano.
Ci si chiede cosa ci sia da esultare visto che i 127 lavoratori da oltre 18 mesi sono senza stipendio e con il rischio di dover restituire i 1.000 euro di acconto Cassa Integrazione.
La sentenza emessa ha chiuso una diatriba che non avrebbe dovuto mai avere inizio, ha voltato pagina ma il problema per i lavoratori interessati resta nella sua interezza. Non è concepibile che dopo circa dieci anni di rapporto di lavoro e diciotto mesi di estenuante attesa, questi lavoratori si ritrovano senza lavoro, senza stipendio e senza futuro.
Non si deve andare alla ricerca del colpevole a tutti i costi, non interessa sapere se a questi lavoratori spettava o meno la Cassa Integrazione in deroga, visto il risultato conseguito e la vertenza che si è creata intorno alla questione ma una cosa è certa: queste persone non possono essere abbandonati al loro destino di futuri disoccupati.
Chiusa la vicenda giudiziaria, in questo clima di confusione e privo di iniziative, ritengo doveroso rivolgere alle Loro Autorità, ciascuna per le proprie competenze, un autorevole intervento affinché si attivi un tavolo istituzionale per la risoluzione di questa annosa vicenda che sta portando all’esasperazione i lavoratori coinvolti e le loro famiglie, con la speranza che venga riservata a questi lavoratori la stessa attenzione e lo stesso trattamento riservato ad altri lavoratori che hanno perso il lavoro’.