Si è svolto stamani presso la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte il sopralluogo della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presieduta dall’onorevole Gaetano Pecorella.
Ad accogliere i rappresentanti dell’organismo bicamerale è stato l’amministratore unico della Samte, Luigi Diego Perifano, e il direttore tecnico della società, Paolo Viparelli, insieme ai tecnici della Daneco, società concessionaria dell’impianto.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le problematiche relative all’impianto posto sotto sequestro giudiziario dallo scorso mese di marzo, anche a causa dei noti problemi di carattere strutturale legati al dissesto idrogeologico della zona. Nell’occasione i commissari sono stati informati del fatto che la discarica è stata consegnata dalla Protezione civile in mancanza del relativo collaudo e che pertanto la società provinciale si è attivata per dare corso ai lavori di consolidamento statico, che saranno avviati nei prossimi giorni.
“Abbiamo rappresentato ai componenti della Commissione parlamentare le difficoltà incontrate nella gestione dell’impiantistica, specie per l’impossibilità di far fronte alle enormi spese occorrenti per le opere di messa in sicurezza – ha dichiarato l’amministratore unico della Samte Perifano – Il problema non riguarda solo il finanziamento ministeriale promesso per Sant’Arcangelo Trimonte e non ancora arrivato, ma anche le altre discariche dismesse, da Montesarchio a Piano Borea, per la cui bonifica e manutenzione – ad ora – non è stato stanziato nemmeno un centesimo di euro. Se la Samte dovesse accollarsi anche la gestione di questi impianti, con quali risorse finanziare potrebbe mai farvi fronte?
Quanto ai pericoli di infiltrazioni criminali nel ciclo dei rifiuti, continueremo a mantenere molto alta la guardia. Non è un caso che tra i primi adempimenti posti in essere come amministratore della Samte vi sia stata l’applicazione del Protocollo di legalità di intesa con la Prefettura di Benevento, che ci consente di monitorare efficacemente i requisiti di affidabilità morale e la certificazione anti-mafia dei nostri fornitori”.