Folta presenza ieri sera al Castello Normanno di Guardia Sanframondi di consiglieri ed assessori della giunta Panza che sono accorsi per tornare a discutere di una nuova aggregazione dei territori del Sannio, così come avvenne nella ormai storica seduta del 15 settembre 1993. All’appello del sindaco Floriano Panza sono accorsi in molti a partire dal consigliere Salvatore Colatruglio, ispiratore della delibera votata all’unanimità, al senatore Mino Izzo che per non mancare non ha potuto essere presente in aula al senato per la presentazione della manovra da parte del presidente del Consiglio Monti, a Enrico Striani, Romeo Furno, Giuseppe Facchino, Arcangelo Manganelli, Vincenzo Iscaro, Mario Serino, oltre a tanti amministratori come il sindaco di Cerreto Pasquale Santagata, di San Lupo Carmine Mastrocinque, di San Lorenzo Maggiore Emanuele De Libero. Presente in sala anche l’ex assessore provinciale Augusto Simeone e tanti esponenti del Comitato Salviamo il Sannio tra cui Vincenzo Lombardi, Cosimo Niucchiniello e Corrado De Lorenzo. E’ stato proprio il sindaco Floriano Panza a fare gli onori di casa invitando al tavolo della presidenza Salvatore Colatruglio. Ha preso quindi la parola Luigi Ruscello che ha illustrato l’iter procedurale per giungere alla proposta referendaria e la necessità che sia la Provincia a deliberare la proposta di Referendum. E’ intervenuto, quindi, Salvatore Colatruglio, che ha contestualizzato il contenuto della delibera del 1993, ma ha anche fatto notare la diversità di clima politico e sociale in cui oggi ci troviamo ad operare. E’ stata poi la volta di Luigi Bocchino che ha evidenziato come in quarant’anni di permanenza in regione Campania il Sannio abbia contato poco o niente nonostante sia stato rappresentato ai massimi livelli sia in Consiglio sia in Giunta. Ancor più veemente state le considerazioni del sindaco di San Lupo Mastrocinque che ha denunciato il taglio alla sanità sannita di sei milioni di euro mentre alle Asl di Napoli i tagli sono stati esigui. Ciò comporta per l’utenza sannita di lunghi tempi di attesa di oltre 60 giorni per le visite specialistiche, cosa che invece a Napoli non accade. E’ intervenuto poi il senatore Izzo che anche alla luce di una nuova disciplina delle province, si è detto favorevole alla consultazione referendaria, anche se propende per una diversa riaggregazione territoriale del Sannio, in un nuovo e diverso contesto regionale, pur sollevando più di una qualche perplessità per l’aggregazione al Molise. Il sindaco di San Lorenzo Maggiore De Libero, ha suggerito di approfondire le ragioni socio-economiche che devono orientare le scelte politiche. Per il Comitato è intervenuto Antonio Verga che ha segnalato come il reddito familiare del Molise sia superiore del 30 per cento a quello campano oltre al fatto che il Molise è in “phasing out” dall’obiettivo 1 ed è invece inserito nell’Obiettivo 2 dei fondi strutturali europei; ha anche annunciato che il 9 dicembre a Can Marco dei Cavoti sarà presentato una ricerca socio-economica sulla opportunità di aggregazione al Molise.
Ha concluso i lavori il sindaco di Guardia Sanframondi Floriano Panza che ha proposto all’assemblea di deliberare la richiesta al Presidente della Provincia di indire il Referendum consultivo di distacco dalla Regione Campania e la coeva aggregazione al Molise.