In merito all’aumento delle tasse universitarie Antonio Aprea, segretario generale CdLt Benevento e Vincenzo Delli Veneri, segretario FLC Benevento hanno inviato una nota al rettore dell’Università degli Studi del Sannio per chiedergli di diminuirle fin da subito.
‘Sentire il Rettore Bencardino – si legge nella nota – che fida sull’intervento della CGIL affinché “vengano aboliti i tagli e rifinanziato il sistema universitario” supera ogni immaginabile battuta.
Dov’era il Rettore quando la CGIL sosteneva che tagliare i finanziamenti al sistema pubblico dell’istruzione avrebbe tolto speranze al futuro del Paese, in particolare ai nostri giovani?.
Lo abbiamo detto in tutti i modi, con mille iniziative, manifestazione, incontri, dibattiti, non ultimo lo sciopero generale del 6 maggio scorso in cui la Camusso nel suo intervento, non casualmente tenuto dal palco di piazza Dante a Napoli, poneva l’attenzione proprio sulla necessità di un’altra politica per tutto il sistema della”conoscenza”.
Nel frattempo Bencardino è stato insieme alla CRUI, a Caldoro, alla Gelmini a dire che tutto andava bene e sarebbe andato meglio dopo l’Accordo di programma sottoscritto da lui a nome di tutti i rettori della Campania.
Oggi si rende conto delle difficoltà e chiede aiuto, ma evita ancora di confrontarsi con la comunità dell’Università del Sannio, con le forze sociali e politiche, sull’avvenire dell’Ateneo sannita.
Non comprende che non è il momento di dire:“vedremo dagli esiti contabili se ridefinire le tasse e nel caso di rimborsarle”, ma che è necessario ridefinire immediatamente le fasce contributive, abbassare le tasse e darne comunicazione tempestiva a tutti gli iscritti, ai possibili iscritti per il prossimo anno e alle loro famiglie per scongiurare la possibilità che ci si orienti verso altre università, determinando il crollo dell’Università del Sannio.
Aspettiamo fiduciosi il necessario confronto perché crediamo che al di sopra di ogni personalismo prevalga il senso responsabile del ruolo istituzionale del Rettore’.