Il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, ha partecipato stamani al seminario di studi organizzato dalla Cgil sannita presso la sede della Camera di Commercio e riguardante il tema ‘Innovazione, formazione, ricerca, industria per il rilancio e lo sviluppo del Sannio’.
Nel corso del suo intervento, il presidente Cimitile ha sottolineato che ‘la provincia di Benevento deve continuare a perseguire un modello di sviluppo incentrato sulla green economy. Su questo obiettivo bisogna indirizzare gli investimenti in innovazione e ricerca scientifica. Ciò significa favorire politiche per la produzione di energia alternativa e rinnovabile iniziando dalla diga di Campolattaro, attivare un ciclo rifiuti che diventi attività produttiva in tutte le sue componenti, sviluppare un sistema di depurazione per il risanamento ambientale delle acque dolci. Accanto a ciò è necessario introdurre i meccanismi dell’innovazione all’interno del terziario e superare la crisi del settore manifatturiero che richiede un intervento straordinario con programmi di incentivazione di investimenti per nuovi progetti industriali’.
Proprio per orientare l’innovazione allo sviluppo territoriale, il presidente Cimitile ha ricordato che la Provincia di Benevento, in collaborazione con l’Università degli studi del Sannio, ha attivato, presso l’area di Contrada Piano Cappelle, il Centro Studi con l’impiego a regime di 13 dottori di ricerca per lavorare sistematicamente su ambiti definiti e offrire indirizzi per l’azione amministrativa. Accanto a ciò, però, il presidente della Provincia ha evidenziato l’importanza di fare sistema a livello territoriale, di avere interlocutori e infine di ottenere l’intervento della politica nazionale e regionale.
Parlando di innovazione e ricerca scientifica, Cimitile ha denunciato che l’Italia sta vivendo una fase di arretramento rispetto agli obiettivi che erano stati fissati nell’Agenda di Lisbona. Nonostante ciò, si tratta di una frontiera da cui è impossibile prescindere. ‘Anche la nuova programmazione europea, che ci condurrà fino al 2020, è tutta incentrata su innovazione e ricerca – ha detto il presidente -. D’altronde è lo stesso sviluppo ad essere legato al continuo cambiamento. Si tratta di un fenomeno permanente legato alla società della conoscenza su cui è necessario puntare. Purtroppo gli ultimi dati sono allarmanti. Uno studio recente dell’Unione Europea colloca il nostro Paese tra quelli meno innovatori. Per non parlare della Campania che è stata scavalcata da tutte le regioni tranne che dalla Calabria. C’è un arretramento enorme negli ultimi anni e anche in provincia di Benevento la crisi dei settori legati all’innovazione è evidente’.
Per invertire questa pericolosa deriva, secondo il presidente Cimitile, bisogna scegliere il modello di sviluppo su cui puntare e su cui investire in innovazione la quale deve necessariamente spendersi su obiettivi precisi da raggiungere. ‘In Italia – ha argomentato Cimitile – mancano politiche industriali selettive. E’ evidente che non c’è un progetto e quindi una prospettiva futura. Le poche risorse finanziarie a disposizione vengono spese a pioggia, senza verifica, senza monitoraggio, con ritardi’. ‘Definire un modello di sviluppo di un territorio – ha concluso il presidente della Provincia – consentirà di dotarsi di un sistema di innovazione che produca risultati concreti e spendibili utilizzando e mettendo in rete anche quelle strutture di trasferimento della conoscenza che sin qui non sono state impiegate a pieno’.