Domani, martedì 5 Aprile alle ore 17 , presso la sede dell’Unitalsi di Santa Maria degli Angeli a Benevento, prende il via il progetto “Cenerentola-Una fiaba per incontrare la diversità”. Un laboratorio teatrale che coinvolge normodotati e diversamente abili, promosso dalla sezione locale dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali in collaborazione con le associazioni culturali ATE-Arte Teatro Eventi e Teatro Karawan. Patrocinato dall’Assessorato alle politiche sociali della Provincia di Benevento, Cenerentola è un percorso artistico e umano in grado di favorire la crescita delle persone e del gruppo, attraverso lo sviluppo delle potenzialità creative di ogni individuo.
Dalla durata complessiva di 50 ore, il laboratorio integrato è gratuito ed è rivolto a circa 15 partecipanti. Ad animarlo c’è l’idea di un teatro inteso come spazio di libertà espressiva caratterizzato dall’assenza di giudizio. Un luogo di finzione e verità dove poter “smontare” il proprio io per poi ritrovarlo e ricostruirlo, attingere al proprio mondo interiore e dare forma e voce alla propria unicità. Un luogo privilegiato, dunque, per incontrasi, esprimersi ed emozionarsi.
Esercizi di improvvisazione, analisi del movimento, elementi di mimo e di danza, studio del corpo nello spazio, giochi di relazione e altre consolidate tecniche attoriali saranno lo strumento per entrare in rapporto più intimo con sé e con l’altro. Il laboratorio si svilupperà in tre momenti diversi – formazione del gruppo di lavoro, scrittura e preparazione della messa in scena finale – e terminerà nel mese di giugno con una performance teatrale originale, aperta al pubblico.
“A tutti i disabili che lottano, non per diventare normali, ma per essere se stessi” è la frase di Giuseppe Pontiggia che dà la chiara impronta all’iniziativa. “Pontiggia ha ragione – dice Antonietta Varricchio, volontaria della sottosezione Unitalsi di Benevento e curatrice del progetto Cenerentola insieme a Claudio D’agostino dell’associazione Ate – bisogna lottare per essere se stessi! Per affermare le proprie diversità, affinché queste diventino punto di forza e non pretesto di isolamento. E D’Agostino aggiunge: “Non siamo alla ricerca di un bel teatro, ma siamo alla ricerca della poesia presente in ogni corpo, del gesto che ognuno di noi può portare sulla scena”.
Chi è interessato a partecipare, può consultare la pagina web http://atebenevento.wordpress.com/ oppure telefonare ai numeri 348.9342572/320.8929282.