Un secondo tempo amaro per Zdnek Zeman e i suoi ragazzi. Il Benevento gli ha guastato i sogni proprio sul più bello. Avanti di due gol, la squadra del tecnico boemo non è riuscita a gestire il vantaggio, subendo una clamorosa rimonta. “Difficile dare una spiegazione – dice Zeman a fine gara – Abbiamo giocato un primo tempo ordinato, siamo andati avanti di due gol e sfiorato in più di una circostanza la terza marcatura. Pensavamo che sul 3-1 la partita si fosse chiusa; ci siamo deconcentrati ed abbiamo finito per complicarci la vita”.
La sconfitta del Vigorito mette la parola fine ai sogni play off del Foggia, finanche l’ultima fiammella ancora accesa si è spenta. “Mi dispiace essere fuori, anche se non è stata questa la partita che ha deciso le nostre sorti. Sono dispiaciuto pure perché so che questa squadra ha le potenzialità ed i mezzi per far bene. Il problema, però, è averli per tutti i novanta minuti”.
Sui play off Zeman non sa indicare una favorita, ma si dice convinto che: “si decideranno nelle partite casalinghe”, individuando proprio nel fattore campo l’elemento decisivo. Un’ultima battuta il tecnico rossonero la rivolge alla classe arbitrale: “mi ero lamentato – chiosa – perché anche loro, compreso chi li guida, devono migliorare”, confermando ancora una volta la sua schiettezza.
Anche il difensore Vasco Regini imputa la sconfitta ad un calo di concentrazione avutosi nella ripresa, e si dice dispiaciuto per non aver centrato i play off con la sua squadra: “Noi ci credevamo – spiega – anche perché con la vittoria la matematica non ci avrebbe condannato, visto che il Taranto non ha vinto”. Ma in virtù di questo risultato e del pareggio degli Ionici, a due turni dal termine della regular season, il distacco dalla quinta piazza è diventato aritmeticamente incolmabile. Regini e compagni dovranno riprovarci l’anno prossimo. Complimenti, comunque, al Foggia che ha lottato fino alla fine con una compagine di enfant prodige guidata da un grande esperto di calcio come è il boemo.
di Edoardo Porcaro