Un’incredibile rimonta, quella dei giallorossi contro il Foggia; figlia di un forza di volontà fuori dal comune. I ragazzi di Galderisi ci hanno creduto fino alla fine: quando sono andati sotto di due gol (per ben due volte); quando hanno accorciato (con Felice Evacuo); quando sono rimasti prima in dieci (per l’espulsione di Angelo Siniscalchi) e poi pareggiato (con Emanuele D’Anna); infine, quando hanno segnato il gol della vittoria (ancora con Evacuo).
Un segnale di forza che Felice Evacuo, Giampiero Clemente e mister Galderisi, presenti nella sala stampa ‘Marco Santamaria’ nel dopogara, hanno spiegato con poche parole ma concordanti: “un grande spirito di gruppo”. Un’unità di intenti che ha regalato un successo insperato dopo la prima frazione di gara, in un giorno particolarmente sentito dalla famiglia Vigorito e da tutto l’ambiente giallorosso. Oggi sarebbe stato il compleanno di Ciro Vigorito. Una vittoria che Evacuo ha cercato e voluto, insieme a tutta la squadra, per dedicarla proprio a lui, al compianto Ciro.
Il bomber di Pompei si dice poi soddisfatto di aver raggiunto la doppia cifra: “beh è ovvio, noi attaccanti viviamo di questo” ma avverte “i gol decisivi dovranno essere altri”. Chiaro il riferimento alla post season. “Con i tifosi – spiega in ultimo – non ho nulla. Ho sempre dato il massimo, comportandomi da professionista. Da calciatore, sono abituato alle critiche; fanno parte del mestiere. Spero però che il pubblico possa starci vicino; per i play off sarà fondamentale il loro calore ”.
“Una forza di gruppo formidabile – ci spiega Capitan Clemente che nella storia di questo club vorrebbe entrarci per qualcosa di ben più importante delle tanti reti segnate – Sul 3-1 (per i rossoneri, ndr) un’altra squadra si sarebbe arresa, visto anche il primo tempo del Foggia. Ma noi abbiamo reagito, così come abbiamo fatto a Cava e pure ad Andria. Loro hanno visto una squadra forte e alla fine si sono dovuti arrendere. Il segreto? Restare concentrati e seguire le indicazioni del mister”.
Proprio il tecnico Giuseppe Galderisi spiega il perché di quel primo tempo da incubo, vissuto dai suoi uomini: “Siamo partiti bene; ottimi i primi quindici minuti. Poi abbiamo commesso un errore (un rinvio maldestro di Signorini) e siamo andati in bambola. Abbiamo avuto paura, rischiando anche di prendere il terzo gol. Ma nella ripresa abbiamo corretto gli errori e fatto la nostra partita. Alla fine è andata bene. Sono davvero fiero ed orgoglioso dei miei ragazzi”.
di Edoardo Porcaro