Ottima riuscita della manifestazione“Basket Sannita: Evoluzione, problematiche e futuro”, organizzata dalla Magic Team nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario della fondazione della provincia di Benevento. Due i momenti fondamentali dell’evento, in mattinata presso la sala d’onore del Coni si è svolto un convegno al quale hanno partecipato ospiti di prestigio quali: Gianni del Franco, consigliere e responsabile del settore agonistico FederBasket, Manfredo Fucile, Presidente del Comitato Regionale Campania della Fip, Renato Acanfora, responsabile dello staff sanitario del Basket Scafati e Valerio Bianchini, Direttore Generale del Basket Scafati. Dopo i saluti del delegato allo sport della Provincia di Benevento, che si è soffermato sull’importante lavoro che l’ente provinciale svolge per garantire l’utilizzo degli impianti sportivi a tutte le società della provincia, c’è stato l’intervento dell’Avvocato Mario Collarile, presidente del Coni provinciale il quale ha sottolineato che la sua prima passione sportiva è stata la pallacanestro. La caratteristica fondamentale di questa disciplina sportiva rispetto alle altre è certamente l’amore dei numerosi appassionati verso la stessa. Giovanni Del Franco ha posto l’accento sull’importanza della collaborazione tra tutte le società presenti sul territorio sannita per uno crescita di tutto il movimento, soprattutto nell’ottica di una valorizzazione sempre maggiore dei settori giovanili, in questo momento di grave crisi economica unica speranza per le squadre che ambiscono a giocare campionati di alto livello. Benevento deve ripercorrere l’esperienza di Avellino e Caserta, due province piccole come quella sannita che però grazie alla grande sinergia tra tutti i rappresentanti del mondo della palla a spicchi hanno saputo conquistare traguardi incredibili, quali la Coppa Italia dell’Air Avellino del 2008 e lo scudetto di Caserta del 1991, vinto con due atleti, Nando Gentile e Vincenzo Esposito, casertani Doc. Manfredo Fucile ha invece parlato dell’importanza della crescita del settore tecnico all’interno delle società, che devono esser brave a formare allenatori preparati, in grado di insegnare ai ragazzi i fondamentali di uno sport difficile come la pallacanestro. Altro punto importante posto all’attenzione da Fucile è la crescita all’interno della realtà cittadina del basket della classe arbitrale, aspetto che ha una valenza anche dal punto di vista politico. Le società devono far crescere al loro interno giovani arbitri, tra i ragazzi che conclusa l’attività agonistica giovanile non possono più continuare a giocare. Subito dopo l’intervento più atteso dalla ricca platea di ascoltatori, formata da numerosi giornalisti e dai rappresentanti delle società cestistiche locali, quali la Meomartini, l’A.P. Libertà, il Basket Femminile e il gruppo Albatross Minibasket, quello di Valerio Bianchini. Il vate della pallacanestro italiana, oggi Direttore Generale dello Scafati Basket, società che disputa il campionato di serie A2, ma che è stato uno dei più grandi allenatori della storia nazionale, ha sottolineato che oggi il problema principale che ostacola una rinascita della pallacanestro nazionale è la carenza d’impianti, la maggior parte dei quali risalgono agli anni 70, come il Pala Eur di Roma. In questo contesto, il Pala Tedeschi di Benevento rappresenta una piacevole eccezione. E’ fondamentale, ha detto Bianchini, anche costruire le palestre, per permettere ai ragazzi di allenarsi, in quanto le attività sportive favoriscono la crescita degli stessi in modo sano, coltivando importanti valori e abbandonando i pericoli della strada. Tuttavia, per far crescere il basket a livello nazionale, è necessario che ai giocatori italiani sia data sempre di più la possibilità di giocare nei vari campionati. Per far ciò è auspicabile un’importante riforma, dividendo i due ambiti del professionismo e del dilettantismo, con quest’ultimo che deve mirare unicamente alla formazione e alla crescita dei giovani. Le squadre dilettantistiche devono far giocare solo atleti tra i 18 e i 25 anni di età, e fungere da trampolino di lancio per la loro maturazione umana e sportiva. Non è bello che oggi la Nazionale allenata da coach Pianigiani non sia in grado di esprimere un playmaker italiano di grande livello, una nazionale in cui hanno giocato alcuni dei più grandi playmaker del basket europeo, da Ossola a Marzorati da Brunamonti a Nando Gentile, atleti che hanno fatto la storia della pallacanestro italiana. Nelle squadre italiane, ha spiegato il direttore sportivo, giocano soprattutto campioni stranieri e i ragazzi nostrani non trovano spazio per esprimere adeguatamente le loro potenzialità. A conclusione del convegno, l’intervento del Dott. Renato Acanfora che ha parlato dell’importanza che riveste nell’ambito dell’attività agonistica la cura della salute degli atleti. Tutte le società devono porre grande attenzione alle condizioni fisiche dei giocatori ed il primo punto è la visita di idoneità a cui tutti devono sottoporsi. Solo curando anche questo aspetto il movimento cestistico potrà essere in grado di crescere. Il secondo momento della giornata di ieri si è avuto nel pomeriggio, quando al Palatedeschi si sono sfidati prima i giovanissimi atleti del minibasket e poi c’è stata la gara amichevole tra la Polisportiva Igea S.Antimo e la Magic Team. La Partita è stata l’occasione per vedere all’opera in primo luogo l’ultimo arrivato in casa Magic Team, Claudio Ciampi ma anche, tra le fila del S.Antimo, Dante Calabria. Calabria, atleta italo – americano è stato una dei più bravi giocatori della storia del basket italiano, con numerose presenza nella nazionale maggiore e che ha avuto il momento più alto della sua lunga carriera nel 1993 quando con la mitica maglia dell’Università americana di North Carolina, la stessa di Michael Jordan, vinse il campionato NCAA americano. Un fine anno all’insegna del grande basket, quello che si è vissuto a Benevento nella giornata di ieri, con la speranza che il 2011 possa risevare agli appassionati beneventani ancora maggiori soddisfazioni rispetto al 2010.