IL RICORDO – E’ un momento di profonda tristezza in casa giallorossa. L’ultima settimana di ottobre si è portata via con sè, inaspettatamente e per sempre, Ciro Vigorito, anima e cuore, insieme al fratello Oreste, di questo Benevento. Un uomo dalle grandi virtù, capace di trasmettere serenità e di reagire con grande tenacia nei momenti difficili. Una perdita che lascia un profondo vuoto, non solo nel calcio, e che ora abilita la mente a custodire preziosamente ogni fievole ricordo.
LA PARTITA – Difficile, dunque, parlare di calcio giocato in un momento così malinconico. Proviamo a farlo affidandoci alla professionalità ed al senso del dovere.
Al Santa Colomba, per l’11^ giornata arriva la Lucchese, che in settimana ha sostituito l’allenatore Giancarlo Favarin, da due anni sulla panchina dei rossoneri, con il tecnico fiorentino, Paolo Indiani. L’avvicendamento è arrivato dopo la sconfitta subita dai toscani a Cava de’ Tirreni: quinta debacle nelle ultime sette partite. Un déjà vu per la truppa di mister Agatino Cuttone che ha vissuto una analoga esperienza contro il Cosenza: in quella occasione i giallorossi uscirono vittoriosi dal San Vito.
LE FORMAZIONI – Contro la Lucchese Cuttone deve rinunciare a Formiconi e Bianco, fermi ai box per problemi muscolari, e a Clemente, squalificato per due giornate dopo il rosso rimediato a Pisa. Ancora un turno da scontare per D’Anna. Nel consueto 4-4-2 inseriti, dunque, Pedrelli, in difesa sull’out destro, Grauso, in mediana a fare coppia con Pacciardi, e Joelson in attacco a fianco di Germinale. Partiranno, invece, dalla panchina il bomber Evacuo, tornato a disposizione dopo l’infortunio, e Landaida, al suo posto Signorini.
In casa dei toscani assenti Baldanzeddu (al suo posto Mariotti) per squalifica, Taddeucci per infortunio e Michelotto colpito da virus intestinale. Recuperato, invece, l’attaccante Biggi.
Queste le formazioni:
BENEVENTO (4-4-2): Aldegani; Pedrelli, Palermo (23′stLa Camera) ,Siniscalchi, Signorini (30′st Landaida); Pintori, Grauso, Pacciardi, Zito; Joelson, Germinale (15′st Evacuo).
A disposizione: Zotti, Cedrola, Vacca, Viola.
Allenatore: Agatino Cuttone.
LUCCHESE(4-2-3-1): Pennesi, Mariotti, Pezzi, Cheikh, Lollini, Bertoli, Pera (15′ st Biggi), Piccinni (27′ st Grassi), Marotta, Carloto, Pondaco (5 ‘st Bova).
A disposizione: Pardini, Costantini, Galli, Petri.
Allenatore: Paolo Indiani
Arbitro: Sig. Amerigo Aloisi (Avezzano)
Assistenti: Sig.ri Marco Cursio e Italo Paglione entrambi della sezione di Campobasso.
Ammoniti: 12’pt e 4′st Bertoli (L), 17’pt Pera (L): 7’st Marotta(L); 10’st Pacciardi(B); 13′st Bova(L); 46′st Landaida(B); 48′st Evacuo(B)
Espulsi: Bertoli(L)
Reti: 25′st e 35′st Evacuo (B), 45′st Grasso(L)
Angoli: Bn 7 , Lu 11
Fuorigioco: Bn 1, Lu 3
Recupero: pt 0’, st 5’
Note: paganti 2844 per un incasso di 35.179,70 euro
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PRIMO TEMPO
Prima della lettura delle formazioni giro d’onore del presidente Oreste a ringraziare tutti i presenti. Lo stadio ha invocato il compiato Ciro Vigorito a gran voce intonando cori affettuosi: “Ciro, Ciro, sarai sempre con noi”, “Olè, olè, olè, Ciro, Ciro …”.
Prima del fischio d’inizio, minuto di silenzio, con pubblico tutto in piedi, per salutare un’ultima volta Ciro Vigorito. Un momento di profonda commozione interrotta da un caloroso e scrosciante applauso seguito dai cori dei numerosi tifosi.
Deposti mazzi di fiori lì dove abitualmente sedeva l’amministratore unico del sodalizio giallorosso.
Ricordato dalla stampa ed anche dai suoi tifosi: “Come un guerriero ti sei battuto … a te dedichiamo il nostro saluto. Ciao Ciro” . Mostrata anche una gigantografia di Ciro che saluta tutti. Davvero commovente.
Benevento in campo con il lutto al braccio.
La partita.Inizia a spingere il Benevento. Al 13’ punizione di Pintori dalla sinistra per la testa di Joelson, palla deviata in angolo. Dal successivo corner palla per la testa di Pacciardi che indirizza male: azione sfumata. Al 14’ Zito lavora una gran palla, prova a fare tutto da solo, ma la conclusione è deviata in angolo da Mariotti.
Match equilibrato nei primi venti minuti. Con la Lucchese che ci prova dalla distanza.Al 19’ un tiro di Piccinni da fuori area è bloccato facilmente da Aldegani.
Al 21 Marotta è messo giù in area ed invoca il rigore: l’arbitro a due passi dall’azione fa proseguire.
La Lucchese tiene meglio il campo e prova a farsi pericolosa. Al 25’ corner battuto da Cheikh per la testa di Bertoli che non trova la porta. Al 28’ Pedrelli deve impegnarsi nella corsa per fermare Marotta lanciato a rete come un treno.
Al 37’ grossa opportunità per il Benevento che prova a svegliarsi: cross di Zito per la testa di Joelson che la prende male, la sfera finisce però dalle parti di Pintori che non riesce ad indirizzare in porta.
Finisce il primo tempo: 0-0. La Lucchese ha tenuto meglio il campo e manovrato con maggiore scioltezza. Il Benevento non ha però inciso, si sente l’assenza di un uomo di manovra nelle fila dei sanniti.
SECONDO TEMPO
Al 4′ doppia ammonizione per il numero 6 Bertoli che commette un fallo su Joelson all’altezza della lunetta che delimita l’area di rigore. Lucchese in 10.
Al 7’ tiro fortissimo di Pedrelli dal limite finisce di poco a lato alla destra di Pennesi
Al 10’ ci prova la Lucchese su punizione, Signorini mette in angolo intervenendo di testa.
Al 18’ cross di Zito per Evacuo subentrato a Germinale anticipa tutto Pennesi con un’ uscita volante.
Al 20’ corner di Pintori, nel mucchio svetta Joelson di testa: palla che fa la barba al palo e finisce fuori. Spinge ora di più il Benevento.
La Lucchese prova a farsi vedere. Al 22’ un tiro di Marotta prova ad impensierire Aldegani: la palla finisce di poco a lato.
Al 25’ Benevento in vantaggio: angolo di Pintori e palla che danza lenta in area verso Evacuo, abile a correggerla in rete. Grandissimo gol del bomber di Pompei.
Al 37’ raddoppio del Benevento con Evacuo che in tuffo di testa mette dentro un preciso cross di Pintori.
Il Benevento raddoppia nel momento migliore degli ospiti che avevano costretto qualche minuto prima Aldegani a tre autentiche prodezze nello spazio di un minuto.
Al 45′ accorcia Grassi su colossale dormita della difesa.
Al 49’ punizione battuta da Grassi, la barriera devia in angolo. Dalla bandierina un cross che arriva dalle parti di Bova che non è riuscito a trovare la deviazione vincente.
Vittoria sofferta ma bisognava farlo per onorare Ciro Vigorito.
La squadra va a salutarlo un’ultima volta andando verso la gigantografia posta in curva nord.