Il segretario provinciale del Partito Democratico di Benevento, Erasmo Mortaruolo è solidale con tutto il mondo della scuola che in questi giorni sta lottando contro la Riforma Gelmini. Ieri (lunedì) Mortaruolo è stato alla facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi del Sannio dove si sta registrando una forte protesta degli studenti, dei ricercatori, di una delegazione degli insegnanti precari ed Ata Sanniti. Mortaruolo ha avuto un colloquio con alcuni ricercatori presenti sul tetto della facoltà di via Port’Arsa: ha portato solidarietà da parte del Partito Democratico del Sannio e ha affermato che non è vero che il PD non vuole una riforma.
“Noi vogliamo una riforma che sia più incisiva di quella del Governo. La legge Gelmini mette molte regole su tutto ciò che riguarda, ad esempio, la governance degli atenei, che vengono oppressi da un iper controllo del Ministero. Invece su punti dove andavano messe norme certe la riforma è vaga. Per la valutazione si dice che i meritevoli otterranno più soldi, ma non si dice come. Il Pd invece aveva messo sul piatto delle idee concrete su come fare, ma non siamo stati ascoltati. E per quanto riguarda la formula di reclutamento a termine dei ricercatori, noi avevamo fatto una proposta per fare in modo che i migliori potessero salire in cattedra entro i 32-35 anni: un unico contratto iniziale al posto dei vari assegni e borse di ricerca per 4 anni. Poi era previsto un contratto di 3 anni e dopo la possibilità di diventare docenti. Ma con la certezza, da subito, delle risorse per assumere professori. La Gelmini, invece, propone contratti a termine 3+2+3 senza eliminare la galassia dei contratti precari e non mette garanzie sulla successiva assunzione. E alla Gelmini voglio dire che noi del Partito Democratico non strumentalizziamo sulla protesta. La verità è che per evidenziare i problemi bisogna salire sui tetti in questo paese e non va bene. Il governo centrale la smetta di non investire sull’istruzione e sull’università. Facendo questo il Governo tronca il futuro. E noi non ci stiamo!”.