I Carabinieri di San Giorgio La Molara hanno denunciato un agricoltore cinquantaduenne, per il reato di stalking, ovvero per atti persecutori, nei confronti della sua ex moglie. Il quadro che si è presentato ai militari dell’Arma è stato fin da subito chiaro, nel senso che la denunciante, ormai esasperata dalle angherie e dalle persecuzioni dell’uomo che aveva sposato, si è rivolta ai militari dopo che da mesi subiva le intimidazioni e le persecuzioni del suo ex marito. La donna, una quarantasettenne del luogo, si era separata consensualmente dal marito, davanti al Tribunale di Benevento, già dal maggio scorso, perché la sua convivenza coniugale era ormai diventata insopportabile, sia per gli atteggiamenti del marito, ma soprattutto per quelli della famiglia di questi, che in ogni occasione non faceva altro che interferire pesantemente, con ingerenze di tutti i tipi, nella vita della coppia. Subito dopo la separazione, a partire dal mese di giugno, la donna aveva cominciato a subire tutta una serie di minacce sempre più pesanti, che si sono sostanziate in telefonate dal chiaro accento minatorio, a danneggiamenti veri e propri, della sua autovettura, ma anche della sua abitazione, oltre a subire alcune richieste di denaro. Nel mese di ottobre la donna si è poi ritrovata con tutti e quattro i pneumatici della macchina tagliati, e si è poi accorta che qualcuno era penetrato in casa sua tagliando i fili elettrici del contatore e versando liquidi di vario tipo all’interno della propria abitazione. Ormai esasperata, dopo un lungo periodo di tempo in cui la stessa, per timore della propria incolumità, si era vista costretta a dormire fuori casa, a Benevento, la donna ha deciso infine di rivolgersi ai Carabinieri di San Giorgio la Molara, che hanno raccolto la sua circostanziata denuncia nei confronti dell’ex marito. Questi dovrà rispondere dell’accusa di “atti persecutori”, con l’aggravante dovuta al fatto che tali atti, consistenti per l’appunto in minacce, molestie, danneggiamenti, che hanno ingenerato nella donna un perdurante e grave stato di ansia e di paura, costringendola di fatto ad alterare le sue abitudini di vita e a vivere con la costante paura del suo ex marito, sono stati compiuti in qualità di coniuge legalmente separato o divorziato, prevista espressamente e specificamente dalla normativa.