Il terremoto politico che si sta consumando in queste ore a Roma tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini potrebbe avere ripercussioni importanti anche nel Sannio. E non solo perché la reazione a catena coinvolgerà praticamente tutte le province italiane, ma soprattutto per il fatto che il senatore e sottosegretario sannita Pasquale Viespoli sta partecipando attivamente e in prima persona alla disputa. Ieri Viespoli era alla riunione dell’ufficio di presidenza del partito e ha votato contro il documento finale che di fatto mette Fini fuori dal Pdl. Il sottosegretario ha definito ‘una scelta, quella del premier, ” non berlusconiana”. “Il documento votato nell’ufficio di presidenza del Pdl mi sembra un errore politico, mi auguro che non pregiudichi pero’ il dialogo e il confronto”. Questa la dichiarazione di Pasquale Viespoli. “Mi sembrano – ha spiegato- un gesto e una scelta non ’berlusconiana’, perché lui e’ tale per questa volontà di ricucire, non di rompere. Ma – ha concluso Viespoli- mi auguro ci siano spazi per il dialogo”. In questo senso Viespoli ha elogiato il discorso di intervento di Giorgia Meloni che ha invitato a prendere tempo”. Inevitabilmente la situazione avrà ricadute sul Pdl sannita, che è stato anche un laboratorio per quanto sta accadendo in queste ore nella capitale. Ormai da mesi il gruppo ‘viespoliano-finiano’ è in rotta di collisione con i vertici del partito: Capezzone (fedelissimo di Maurizio Gasparri) e Nunzia De Girolamo (che vanta un filo diretto con il premier). A questo punto la rottura definitiva potrebbe seguire le decisioni che saranno prese questa mattina in Parlamento, con la nascita di nuovi gruppi a Montecitorio e Palazzo Madama.