Si è svolta questa mattina, presso la sede dell’assessorato alla Partecipazione in via del Pomerio, una conferenza stampa per presentare il resoconto dell’attività svolta dallo sportello antiracket e antiusura del Comune di Benevento, gestito dall’associazione ALILACCO. “L’Amministrazione comunale – ha affermato l’assessore alla Legalità, Giovanni D’Aronzo – è impegnata in prima linea a combattere i fenomeni di illegalità. Il nostro è l’unico Comune del Sannio dotato di uno sportello a sostegno delle vittime dell’usura e del racket. Dai dati emersi da questo resoconto risulta purtroppo un’attenzione particolare verso la nostra provincia. Dobbiamo lavorare insieme, istituzioni, cittadini, forze dell’ordine, per abbattere il muro dell’omertà e non fare finta che intorno a noi non succeda nulla di grave”. “L’usura – ha spiegato il referente dell’associazione ALILACCO, Amleto Frosi – è un’espressione economica della criminalità organizzata e si manifesta anche attraverso sistemi creditizi apparentemente legali ma che nella realtà praticano atti illeciti. Il sistema creditizio rimane un ostacolo che viene spesso superato con il ricorso proprio all’usura, anche nelle aree interne della Campania che svolgono il ruolo di valvole di sfogo per il riciclaggio di denaro sporco”. Gli interventi realizzati sul territorio per contrastare l’usura e l’estorsione sono stati di prevenzione, di sensibilizzazione e di accompagnamento agli operatori economici vittime di reati, per costruire una rete integrata di protezione sociale. Le vittime di usura e racket prese in tutoraggio in questo periodo sono 8, il totale dei contatti ammonta a 38. le denunce sono state in totale 6 ed hanno portato a 21 arresti, mentre sono 3 i processi in corso. Dall’analisi delle schede emerge che l’estorsione denunciata è rivolta soprattutto verso aziende di modeste dimensioni, a carattere individuale o familiare, o verso piccole società. Sinora solo un numero esiguo di famiglie sono ricorse all’usuraio per poter vivere, ma il fenomeno sembra in aumento. A livello legale è stato garantito alle vittime un sostegno sia in ambito penale che nell’assistenza civile. Inoltre, sono state approntate le domande per l’accesso ai fondi statali. Sul piano lavorativo, le vittime sono state accompagnate nel reinserimento economico, attraverso la valutazione dello stato attuale dell’azienda. Le vittime dell’usura e del racket possono rivolgersi allo sportello sito presso palazzo Impregilo, in via del Pomerio o telefonare al numero verde 800 40 66 00.