Progetto Montesarchio, fase terza; dopo aver salvato la città caudina dalla scomparsa del calcio e conquistato la permanenza in prima categoria il nuovo sodalizio biancazzurro getta le basi per la stagione 2010/2011. Il primo passo è la riorganizzazione societaria: ad affiancare la triade Mataluni-Nazzaro-Caturano ci saranno due ex calciatori: Massimo Mauriello ed Ignazio De Mizio. Le cariche provvisorie (i quadri dirigenziali non escludono l’ingresso di altri soci con relativo riassetto) sono le seguenti: presidente Nunzio Nazzaro, vicepresidente Alfredo Caturano, direttore generale/segretario Biagio Flavio Mataluni, responsabile del settore giovanile Ignazio De Mizio, team manager Massimo Mauriello, consiglieri Alfonso Allegretto e Gianluca Compare. La programmazione della nuova annata calcistica procederà per tappe; la società caudina diramerà a breve la lista ufficiale dei riconfermati per poi ratificare, a partire dal 1° Luglio, gli accordi con i calciatori contattati nell’ultimo mese. All’ombra del Taburno si lavora sottotraccia per ottenere la gestione dell’”Armando Allegretto” come ci conferma il massimo dirigente Nazzaro: “il campo sportivo rappresenta una priorità; non possiamo portare avanti alcun progetto senza avere una struttura. Abbiamo intrapreso un dialogo con l’amministrazione comunale che, seppur in fase embrionale, denota unità d’intenti: c’è la comune volontà di dare nuovamente lustro alla storica casacca dell’A.C. Montesarchio 1950 che quest’anno spegnerà le sessanta candeline”. Nazzaro sogna di vedere nuovamente gremiti gli spalti dell’”Allegretto”: “Il primo obbiettivo è quello di riportare la gente di Montesarchio allo stadio. Vorrei che la città si riavvicinasse alla squadra; per questo motivo siamo pronti ad accogliere in società quanti siano interessati a sostenerci”.
La ristrutturazione del campo sportivo è basilare per riavvicinare i cittadini alla squadra e a far trascorrere le domeniche pomeriggio con le proprie famiglie , come un tempo al campo sportivo a tifare Montesarchio. Altrettanto basilare è lasciare la gestione del campo alla Società che mi sembra motivata da seri intendimenti. Gli spalti andrebbero rifatti a ridosso del campo da gioco, senza pista, e parti di essi al coperto. In questa rivoluzione culturale che Montesarchio sta attraversando l’unico neo è quello di avere un campo sportivo e L’A. C. Montesarchio non all’altezza del paese e del blasone dei tempi andati.
Il campo sportivo sicuramente non sarà all’altezza, ma la società sta facendo uno squadrone