Bisogna cominciare con un’inevitabile affermazione ” L’avevamo preannunciato, gridato ma nessuno ci ha ascoltarti!” Ad agosto avevamo allertato tutti, sindacati compresi, sulla inefficacia dei progetti Regionali e più volte avevamo posto in evidenza il fatto che tali forme di interventi avrebbero contribuito a declassare ulteriormente la figura dei lavoratori precari e a rendere ancora di più ricattabile la loro prestazione lavorativa.
Consapevoli di quanto sarebbe accaduto, abbiamo protestato e presidiato dinnanzi alle sedi sindacali. Come in un déjà vu, quanto preannunciato si è verificato, dimostrando ancora una volta che il Comitato insegnanti e Ata precari Sanniti, si muove ed agisce in nome del vero e a difesa dei diritti di tutti. Il Pdl, ad agosto, platealmente annunciò, attraverso l’Assessore Miraglia lo stanziamento di venti milioni di euro, di fissi mensili per i precari, di riconoscimento di punteggi facendo credere a tutti che il problema fosse stato risolto. Oggi le vere intenzioni vengono a galla: i compensi previsti sono stati dimezzati, il costo del lavoro e la figura del lavoratore è stata declassata e trasformata in misero prestatore a progetto privo di diritti . La professionalità e la meritocrazia di conseguenza sono un mero specchietto, un vergognoso slogan propagandistico a questo punto. Il merito, la professionalità dovrebbero essere incentivati e premiati non penalizzati e sfruttati. Qualcuno ha aperto gli occhi, finalmente e non possiamo essere che felici che la flc-cgil stia promuovendo una petizione contro un’ignobile e vergognosa campagna di distruzione dei diritti dei lavoratori. Peccato la sensibilità e l’autocritica appartenga solo alla Flc-cgil e a qualche sindacato di base! E’ bene che qualcuno ricordi a coloro i quali si proclamano difensori della libertà, quale sia la realtà locale. In nome della crisi oggi si è costretti ad accettare offerte di lavoro a nero, a 300 euro mensili per 8/12 ore al giorno se si è fortunati, per poter quantomeno portare qualche misero euro a casa. Gli sfortunati prestano servizio a titolo gratuito col riconoscimento del punteggio come unica ricompensa. Parliamo delle scuole paritarie, quegli istituti fortemente premiati dal Ministro Gelmini che vivono di rette mensili , di contributi Statali e di sangue dei dipendenti . E’ bene che le famiglie, i genitori, gli alunni sappiano che negli istituti privati , il docente, il bidello, l’assistente, lavorano con onestà, serietà e competenza a costo zero. Questa è la meritocrazia, oggi un laureato vale meno di zero! La realtà non è quella delle tv, ma è quella fatta di sacrifici, ricatto e scarsa considerazione ,quella in cui chi ha vuole sempre più e per avere calpesta ed annienta i deboli! Questa evidenza è palese a tutti e non c’è media che possa ovattarla. Auspicando a un 2011 in cui il contraddittorio televisivo possa essere ripristinato e in cui la precarietà cessi di essere una condizione di vita per tutti., invitiamo tutti coloro i quali vivono sulla propria pelle gli effetti devastanti dello sfruttamento a unire le proprie forze e ad avere il coraggio di denunciare coloro i quali lucrano sulla propria esistenza!
Daniela Basile Comitato insegnanti e Ata precari Sanniti