La procura della Repubblica di Lanusei (Ogliastra) ha chiuso formalmente le indagini sull’omicidio dell’imprenditrice florivivaistica Rosanna Fiori, uccisa il 3 ottobre 2001, e altri quattro assassini (tra cui quello dell’impreditore sannita Francesco Giamattei) compiuti per impadronirsi della sua azienda, la Barbagia Flores, l’equivalente per l’Ogliastra della Fiat per Torino. Stamani agenti della Squadra Mobile di Nuoro hanno notificato ai 14 indagati gli avvisi ai sensi dell’art. 415 bis del codice di procedura penale. Avranno ora 20 giorni di tempo per presentare memorie, produrre documenti, depositare i risultati delle indagini condotte dai difensori e chiedere al pubblico ministero altri atti di indagine che dovranno essere compiuti entro 30 giorni. La vicenda e’ rimasta per otto anni irrisolta perche’ i criminali, secondo quanto hanno accertato gli investigatori della Squadra Mobile di Nuoro e del Commissariato di Polizia di Lanusei, coadiuvati dalla Squadra nazionale Cold case e dagli specialisti della Polizia Scientifica, avevano alterato la scena del delitto Fiori per indirizzare gli inquirenti su false piste. Cinque persone, residenti fra Tortoli’ e Villagrande, sarebbero direttamente coinvolte nell’assassinio di Rosanna Fiori. Le altre nove sarebbero implicate, invece, nel duplice omicidio di Mario Buttau e della moglie Maria Antonietta Lisci, avvenuto il 13 ottobre del 2003, e di quello di Ferdinando Buttau, compiuto il 29 agosto 2005. I primi due sarebbero stati eliminati perche’ a conoscenza dei nomi dei sicari della Fiori. Ferdinando Buttau perche’, indagando privatamente, aveva scoperto i nomi degli assassini del fratello e della cognata. Il quarto delitto e’, invece, quello dell’impresario edile di Castelvenere (Benevento) Francesco Giamattei, di 62 anni, avvenuto all’alba del 30 settembre 2001 (tre giorni prima dell’assassinio di Rossana Fiori) nelle campagne di Villagrande Strisaili. L’omicidio di Giamattei non è direttamente riconducibile all’intera vicenda ma s’intreccia con essa per una tragica casualità. La mattina del 30 settembre 2001 nelle campagne di Villagrande Strisaili, Giamattei e il cognato Giovanni Lavorgna, entrabi sanniti, furono vittime di una rapina. I malviventi volevano i loro fucili calibro 12 che usavano per le loro battute di caccia in Ogliastra.  Uno dei rapinatori non si fece scrupolo a sparare per impossessarsi dell’arma. Il proiettile raggiunge Giamattei alla gamba. Morì dissanguato in attesa dei soccorsi. Secondo gli investigatori i fucili dovevano servire per portare a termine il progetto criminale.