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direttore Antonio De Cristofaro

Cala lo smog nelle città italiane, Benevento migliora

Scritto da il 29 luglio 2010 alle 09:52 e archiviato sotto la voce Ambiente, Primo Piano. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

E’ diminuita nel 2009 la pressione ambientale generata dall’attivita’ dell’uomo in Italia. Lo rileva l’ultima indagine Istat che registra, in particolare, miglioramenti nel numero medio di superamenti del valore limite del PM10 (particolato con diametro minore di 10 micron) per la protezione della salute umana (-5,1% rispetto al 2008); nei rifiuti urbani raccolti (-1,5%) e nel consumo domestico di acqua (-0,7%).

Aumentata poi di quasi due punti percentuali la raccolta differenziata, che rappresenta il 30,4% della produzione di rifiuti urbani.

Tra gli indicatori che presentano andamenti sfavorevoli l’Istat segnala l’aumento dei motocicli per mille abitanti (+3,9%) e del tasso di motorizzazione (+0,4%), nonche’ la riduzione della domanda di trasporto pubblico (-0,7%).

Rimangono pressoche’ stabili i consumi domestici di energia elettrica e gas nonche’ la densita’ di verde urbano.

La maggiore sensibilita’ sulle tematiche ambientali ed energetiche dei comuni capoluogo e’ evidenziata dal fatto che, nel 2009, 28 comuni (erano 8 nel 2000), hanno fatto ricorso al teleriscaldamento. Inoltre, sugli edifici pubblici sono stati installati pannelli solari termici in 59 comuni (contro i 3 del 2000) e pannelli fotovoltaici in ben 69 comuni, quando nel 2000 solo Palermo adottava tale soluzione.

Nel 2009 continua il miglioramento della qualita’ dell’aria, benche’ il numero di giorni di superamento del livello per il PM10 sia ancora elevato rispetto a quello previsto dalla normativa vigente (D.M. 60/2002). Infatti, nei 102 comuni che effettuano il monitoraggio del PM10, le centraline di qualita’ dell’aria hanno segnalato mediamente 54,1 giorni di superamento del limite, in diminuzione rispetto al 2008 in cui tale valor medio era pari a 57,0, ma sempre molto al di sopra dei 35 consentiti.

E sono in aumento i comuni che hanno messo in atto gli interventi di tutela ambientale. Massa, Benevento e Macerata hanno approvato il Piano Energetico Comunale, Rovigo, Siena e Oristano hanno esteso il servizio di raccolta differenziata al totale della popolazione residente, Ferrara e Massa hanno approvato la zonizzazione acustica, Cosenza e Trapani si sono dotati di centraline fisse per il monitoraggio della qualita’ dell’aria, Pesaro ha effettuato per la prima volta un censimento del verde. Per contro, tra il 2008 e il 2009 non si rileva alcun aumento nel numero di comuni che ha approvato il piano urbano del traffico e il piano del verde.

Per il numero di giornate di superamento del limite del PM10, troviamo nelle prime tre posizioni, con minori concentrazioni di tale inquinante, i comuni di Siena, Foggia e Andria, mentre nelle ultime posizioni si collocano i comuni di Siracusa, Napoli e Torino.

Per la percentuale di raccolta differenziata nelle prime tre posizioni per efficacia si trovano i comuni di Pordenone, Novara e Verbania, mentre nelle ultime posizioni si collocano i comuni di Siracusa, Messina e Iglesias.

Per la densita’ di superficie comunale destinata a verde urbano i migliori comuni sono Pisa, L’Aquila e Biella, mentre nelle ultime posizioni si collocano i comuni di Taranto, Olbia e Villacidro.

Per la domanda di trasporto pubblico, data dal numero di passeggeri trasportati nell’anno per abitante, troviamo nelle prime tre posizioni con maggior trasporto pubblico i comuni di Milano, Venezia e Roma, mentre nelle ultime posizioni si collocano i comuni di Villacidro, Sanluri e Carbonia.

Per i consumi di energia elettrica per uso domestico troviamo nelle prime tre posizioni con consumi minori i comuni di Campobasso, Matera e Potenza, mentre nelle ultime posizioni si collocano i comuni di Olbia, Cagliari e Carbonia.

Anche nel 2009 Trento, Venezia, Bologna e Foggia occupano i primi quattro posti della classifica dei comuni piu’ rispettosi delle compatibilita’ ambientali, calcolata tramite una sintesi che tiene conto di tutti i principali indicatori di cause generatrici di pressioni ambientali e di risposte da parte delle autorita’. I comuni di Siracusa, Iglesias, Olbia e Catania si collocano nelle ultime quattro posizioni Biella lascia la quinta posizione a Ravenna mentre Modena cede una posizione.

Nelle prime dieci compaiono quest’anno i comuni di Sondrio, Avellino e Terni. In particolare, Sondrio consegue notevoli miglioramenti nelle attivita’ di monitoraggio e controllo della qualita’ dell’aria con un dimezzamento del numero di giorni di superamento del limite per il PM10 (sceso da 107 a 53), anche se ancora nettamente superiore al limite consentito (35 giorni). Avellino migliora la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato dal 21,4% al 62,9%, ma aumenta i giorni di superamento del limite per il PM10 da 102 a 112. Terni guadagna 12 posizioni rispetto allo scorso anno per la riduzione, da 93 a 57, dei superamenti del limite per il PM10.

Oltre Sondrio, guadagnano piu’ di 10 posizioni, nel 2009 rispetto al 2008, i comuni di Oristano, Cosenza, Massa, Benevento, Ferrara, Macerata, Caserta, Rimini e Pordenone.

Perdono numerose posizioni i comuni di Agrigento, Vibo Valentia, Rovigo, Prato, Reggio di Calabria e Alessandria.

Inoltre, Agrigento e Vibo Valentia hanno interrotto le misurazioni dei principali inquinanti atmosferici e quello di Agrigento e’ il solo comune che ha ridotto (di due punti percentuali) la quota di raccolta differenziata. Rimane ancora un grosso problema l’inquinamento acustico.

Infatti, nel 38,5% dei controlli risulta almeno un superamento dei limiti previsti dalla normativa, valore che sale al 41,6% nel caso delle campagne effettuate a seguito di richiesta da parte dei cittadini.

Alla fine del 2009 sono 71 i comuni capoluogo di provincia che hanno approvato la zonizzazione acustica del territorio (due in piu’ del 2008, Ferrara e Massa). Ad oggi, quindi, la zonizzazione acustica e’ presente nel 61,2% dei comuni capoluogo di provincia italiani, con quote che vanno dal 90,9% dei comuni capoluogo di provincia del Centro, al 68,2% di quelli del Nord-ovest, al 68,0% di quelli del Nord-est, al 42,3% di quelli del sud e al 38,1% dei comuni capoluoghi delle Isole.

Il Friuli Venezia Giulia, l’Abruzzo e il Molise, sono le regioni nella quali, al 31/12/2009, nessun capoluogo di provincia ha ancora approvato la classificazione. Gli unici comuni che hanno approvato oltre alla zonizzazione acustica gli altri due strumenti previsti dalla normativa (relazione biennale e piani di risanamento acustici) sono: Ancona, Benevento, Firenze, Lanusei, Livorno, Lucca, Modena, Padova, Pisa e Pistoia. A questi comuni vanno aggiunti Aosta e Nuoro, che hanno approvato sia la zonizzazione che i piani di risanamento, non avendo l’obbligo di predisporre la relazione biennale.

fonte ASCA

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