Anche un altro minore, dopo quelli fermati ieri sera, è coinvolto nel lacci di sassi dal cavalcavia n. 6 del raccordo autostradale di Benevento. In base alle testimonianze raccolte i due minorenni colti sul fatto ieri sera si erano già resi responsabili di altri episodi che si erano verificati nei giorni scorsi e che, in almeno due circostanze, a loro si era affiancato un amico dodicenne della provincia. I Militari della compagnia di san Giorgio del Sannio, sono risaliti all’identità di quest’ultimo la cui posizione, sarà segnalata al Tribunale dei Minori di Napoli per le valutazioni del caso. La bravata di lunedì sera poteva essere fatale per gli automobilisti colpiti. La sassaiola ha coinvolto un camion, un furgone e quattro utilitarie, alcune macchine hanno riportato la rottura del parabrezza, altri mezzi invece hanno subito pesanti danni alla parte frontale della carrozzeria, altri ancora seri danni meccanici alla trasmissione. Solo per caso e per fortuna gli automobilisti non sono rimasti feriti o, peggio, uccisi dal lancio dei sassi, alcuni dei quali del peso superiore ad un chilogrammo. Per le vittime solo tanto spavento e rabbia per un gioco mortale e senza senso che li avrebbe potuti uccidere; operai, liberi professionisti, rappresentanti di commercio, camionisti, hanno rischiato la vita rientrando a casa dopo una giornata di lavoro. Padri e madri di famiglie normali, famiglie di lavoratori, come le famiglie dei minorenni denunciati, sconvolte da quello che hanno scoperto, incredule di fronte a tanta follia e oppresse dal peso della responsabilità di figli, normalissimi studenti in scuole medie e superiori della provincia, che, all’improvviso, senza motivo, possono trasformarsi in potenziali assassini.