Qualche giorno fa, presso la sede provinciale della CISL, ho partecipato alla presentazione di un progetto regionale denominato “Giovani Talenti” grazie al quale molti giovani lavoratori e studenti sanniti si sono ritrovati nell’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare istituzioni locali, imprese e soggetti del privato sociale sannita per porre le basi di un dialogo intergenerazionale, finalizzato a creare un sistema di azioni per potenziare servizi destinati al miglioramento della qualità della vita. Il convegno ha visto succedersi molti interessanti interventi, tra cui mi ha particolarmente impressionato quello di Marco De Marco che ha tracciato l’identikit di una Regione, come la nostra, che non riesce da anni a ritrovarsi per disegnare un futuro credibile. Ovviamente, non potevano mancare valutazioni e suggerimenti relativi al territorio ed in particolare alla città che si avvia, in un clima di certo non sereno e trasparente, verso la competizione elettorale della prossima primavera che disegnerà la nuova amministrazione della città. Una riflessione, questa, che bisognerà avviare quanto prima anche in spazi non esclusivamente convegnisti, vista la necessità evidente per i partiti di costruire squadre e progetti da presentare ai blocchi di partenza. Di contro, si notano evidenti contraddizioni che focalizzano l’attenzione più sulle schermaglie interne che sulle questioni concrete. L’attuale amministrazione appare imbrigliata in toto in tali contraddizioni e, mentre non riesce neanche a scegliere un soggetto femminile cui affidare un Assessorato che sarebbe stato più facile ed opportuno definire in avvio di legislatura, pensa esclusivamente alla gestione del potere, con mosse non sempre comprensibili ma dettate, evidentemente, da esclusive necessità di sopravvivenza. Una delle più eclatanti è quella del tentativo di rimozione dell’attuale vertice di Gesesa, che non trova giustificazione alcuna, né nei bilanci (su cui è stato espresso di recente compiacimento pubblico proprio da chi oggi vorrebbe silurare) né nella operatività che, paragonata ad altre compartecipate, non appare affatto di inferiore livello. Una amministrazione che, nell’ultimo Consiglio, ha registrato gli ennesimi distinguo ed abbandoni. Una amministrazione in cui vi è anche chi, non ottemperando al suo attuale ruolo, è già partito a spada tratta nell’attuazione di strategie mirate a non riconfermare il Sindaco uscente quale prossimo candidato. Il clima, come già sottolineato, non piace né agli addetti ai lavori, né ai cittadini, che vorrebbero veder risolti prioritariamente i problemi che quotidianamente li investono. Resta, dunque, la necessità di operare per diradare le nebbie della confusione che potrebbero portare solo la nave comune ad imbattersi in nuovi e sempre più preoccupanti scogli. Questo è, si, compito della classe dirigente…ma anche e soprattutto dell’intera comunità.