L’Associazione culturale Arcarte, avvalendosi dell’ausilio di Arteteco – Eventi design e comunicazione, nonché del patrocinio di Enti, quali in particolare l’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento, ha organizzato, nell’ambito della manifestazione “Nell’Arco dell’Anno”, la rassegna culturale “Ombelico del Mondo”, svoltasi dal 18 Giugno 2010 al 20 Giugno 2010 presso la Galleria Malies, in piazza Commestibili e lungo il Corso Garibaldi.

L’evento ha avuto come tema principale l’Egitto, al fine di riscoprire l’antico legame che unisce il nostro territorio con la mitica terra dei Faraoni.

La scelta dell’Egitto come primo Paese ospitato non è stata casuale. Dall’obelisco in Piazza Papiniano, lungo il Corso principale, alla Sala di Iside del Museo del Sannio di Benevento, considerato tuttora il nucleo più consistente di sculture egizie e neoegizie situato fuori dall’Egitto, è evidente che il nostro territorio conserva tracce di un passato egiziano.

Da questo si è dato vita a tre giorni di spettacoli, arte e incontri per ricercare ciò che ci unisce e aprire un confronto sereno su ciò che ci distingue.

L’evento è stato aperto dal convegno “il culto di Iside a Benevento”, tenuto dalla Dott.ssa Ilaria Incordino, presidente dell’ANSE (Associazione Napoletana di Studi Egittologici) che ha riscontrato grande successo e l’interesse di molti appassionati. Con l’ANSE che ha partecipato attivamente alla manifestazione Arcarte ha dato vita ad un rapporto di collaborazione, di confronto per poi poter portare un progetto in Egitto, in particolare al Cairo.

Altro momento di interesse è stata la presentazione del libro di Antonio Crasto “Hassaleh l’occhio di Horus”, accompagnato dalle suggestive immagini del video “Il culto dei funerali”.

La Galleria Malies, sede principale dell’evento, ha ospitato inoltre la mostra fotografica “L’egitto dal tuo punto di vista” e una coreografica mostra di costumi tipici egiziani. Spazio poi alla gastronomia con l’incontro di ricette egiziane e locali e alla danza. Claudia Soheir ha presentato nel corso delle tre serate diversi spettacoli con danzatrici del ventre rappresentando il mondo egiziano dal punto di vista della danza. Balli classici, tradizionali, ma anche moderni, rivisti in chiave moderna, a volte accompagnati anche dalle percussioni, che hanno coinvolto e attratto il pubblico che ha partecipato con vivo interesse.