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direttore Antonio De Cristofaro

A Villa dei Papi convegno sulle Pari opportunità

Scritto da il 28 giugno 2010 alle 16:24 e archiviato sotto la voce Attualità, Sociale, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

E’ cominciato presso la Villa dei papi, con il patrocinio della Provincia e dell’ASL BN, la giornata di studio sulla parità tra uomo e donna. I lavori della prima Sessione si sono avviati con Aniello Cimitile, presidente della Provincia di Benevento. “È molto importante la nascita del Comitato delle Pari opportunità dell’ASL che si unisce alla rinnovata Commissione provinciale: questo testimoniata di una rinnovata attenzione delle Istituzioni pubbliche ,locali- ha detto il presidente. Noi tentiamo oggi una analisi sullo stato delle politiche di genere nella nostra provincia e della presenza delle donne nelle istituzioni e nel mondo del lavoro, sul quale oggettivamente siamo nettamente in ritardo: si pensi che a Lisbona, la Commissione Europea si pose come obiettivo, con riferimento al lavoro, che il 60% delle donne fossero occupate entro il 2010: ci siamo nel 2010 e questo obiettivo non è raggiunto, anzi nel Mezzogiorno noi non siamo alla metà e in Campania ancora più sotto. Nella rappresentanza politica e nei centri decisionali abbiamo un difetto di presenza delle donne e in provincia di Benevento scontiamo un ritardo grave. E’ un vero problema etico: se noi vogliamo mettere in piedi un piano di sviluppo serio, allora non possiamo rinunciare alla risorsa del mondo femminile: è una esigenza della nostra crescita e dello sviluppo in genere mettere al centro delle nostre azioni il ruolo delle donne. Certamente un ruolo in questo lo deve giocare la Provincia, ma anche i nostri comuni e la Regione con la Programmazione 2007-2013, chiamando le donne alla gestione della programmazione”. E’ quindi intervenuto Massimo Lacatena, commissario straordinario dell’ASL BN. Egli ha detto che è fondamentale la sinergia con la Provincia. L’ASL ha avvitato il comitato Pari opportunità dell’ASL, uno strumento sia giuridico che sociale fondamentale e inizia un percorso nuovo alla ASL e alla Provincia per raggiungere quella parità effettiva auspicata. Ma a parte il ruolo istituzionale del Comitato stesso, già a livello di ogni distretto noi attiveremo questi che sono dei procedimenti di parità, e nella sicurezza e nell’attività medica e nelle scelte istituzionali e programmatorie. Ha preso quindi la parola Annachiara Palmieri, assessore provinciale alla solidarietà sociale. Ella ha sostenuto che il Convegno vuole essere un avvio di un confronto sulle Pari opportunità a livello di Istituzioni pubbliche locali e di governo per fare in modo di condividere strategie ed obiettivi di crescita di una effettiva parità. La commissione provinciale di Pari opportunità ci ha tenuto molto a sottolineare questa sua evoluzione programmatica con questo incontro: speriamo di convocare successivamente gli stati generali delle Pari opportunità per questo autunno. Il lavoro di oggiAggiungi un appuntamento per oggi vuole essere una riflessione sul tema di parità con il supporto dalla Regione, del Parlamento nazionale ed europeo per individuare una strategia che dia la possibilità al nostro Sannio di distinguersi e di elevare il suo stato rispetto alla parità. Noi abbiamo una legislazione di supporto alla parità che ha una storia antichissima: quella italiana è stata la prima europea, tanto è vero che è stata richiamata dalla Carta europea e da tutte le costituzioni successive. Nei fatti, purtroppo, dobbiamo invece constatare che il nostro Paese è in pesante ritardo rispetto agli altri perché ancora si verificano dei trattamenti divergenti rispetto alle politiche di parità e, soprattutto, all’interno dei vari Enti e delle varie istituzioni non viene considerata alla stessa maniera. Tiziana Spinosa, sub commissario Sanitario ASL BN, ha detto dal canto suo che una intesa interistituzionale sulla parità è fondamentale perché non si può lavorare da soli. Le pari opportunità sono obiettivi comuni. La donna del sud è un ammortizzatore sociale, in quanto ammortizza una serie di servizi: genitori anziani, bambini, portatori di handicap, che le istituzioni non forniscono. La ASL deve migliorare la accessibilità ai servizi delle donne, non dimenticando che le donne campane hanno una mortalità più alta a livello nazionale, perché trascurano non solo i loro impegni nel sociale, nella politica o nel lavoro, ma soprattutto trascura la salute. Bisogna migliorare questi servizi per liberare la donna dal fardello pensate di sostituirsi ai servizi. Il senso di questa intesa è proprio questo. L’aumento del tasso di infertilità nasce perché la donna, a parte lo stress, può decidere di avere un bambino dopo i 40 anni: è il caso delle precarie, dove rischiano di perdere il posto di lavoro. Giustina Cinquegrana, Consigliera di Pari opportunità della Provincia di Benevento, ha quindi presentato il risultato dell’indagine “Le pari opportunità nel Sannio: lavoro, servizi, istituzioni”. Secondo la consigliera, i risultati dell’indagine non sono gratificanti per il Sannio. E tuttavia vi sono anche dei punti di forza che vanno evidenziati: uno tra tutti, è un certo dinamismo per quanto riguarda l’imprenditoria femminile. In provincia di Benevento ci sono più del 30% delle imprese attive che contano una donna quale titolare o comunque vi è la maggioranza delle donne che va al di là del 50%. Una curiosità riguarda le donne nel mercato del lavoro; è vero che sulla disoccupazione ci troviamo sotto la media nazionale, ma nella Pubblica amministrazione – quindi nella parte impiegatizia non tecnica – le donne superano il numero di uomini. I punti deboli della presenza del Sannio di una effettiva pari opportunità sono soprattutto nei servizi alla conciliazione dei tempi: l’offerta di strutture, come ad esempio gli asili nido, è fortemente carente. Su tutto il territorio noi ne abbiamo solo 4, di cui 2 nella città di Benevento. L’indice di vecchiaia della popolazione è alto e il peso di questa gestione ricade sulle spalle delle donne che non si occupano solo dei bambini. Dobbiamo aiutare, quindi, le donne che lavorano, a poter conciliare e, quindi, offrire servizi anche per i disabili e gli anziani. Il metodo con cui procedere è interistituzionale, nel senso di creare una rete di rapporti tra gli enti è importante, perché le donne da sole, ognuna nel proprio ambito, hanno una voce debole per cui, per far sentire le proprie ragioni, bisogna lavorare insieme perché insieme si riesce effettivamente a far prevalere l’appello rivolto agli attori che devono mettere in campo le politiche a sostegno necessarie. Anna Bisesti, Presidente Comitato Pari opportunità ASL BN, ha detto che la giornata di oggiAggiungi un appuntamento per oggi rappresenta una opportuna manifestazione di intenti, di precisi intenti che due istituzioni a confronto hanno voluto mettere in atto e rappresenta una opportunità in più per ricominciare un percorso di comunicazione istituzionale, di impegno sociale, di impegno politico che vada oltre gli schemi dell’appartenenza politica ovvero di partito. Proprio le pari opportunità possono rappresentare una rivisitazione dell’impegno perché esse vanno oltre gli schemi: pertanto la condivisione dei temi e la proposizione delle pratiche innovative deve partire dalle stesse donne. A partire da situazioni di grande mutamento sociale, noi abbiamo la necessità di andare a rivedere nuove forme di solidarietà possibili da praticare. Quindi è un impegno che assolutamente deve partire dal femminile, perché le donne, per storia e per cultura, sono abituate a sperimentare e ad esercitare su noi stessi la pratica della riflessività, quotidianamente. Bisogna essere consapevoli, autonomi, scegliere: fare delle scelte al momento opportuno e nel contesto giusto.

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