Solo omicidio della figlia o anche tentativo di suicidio: a questi interrogativi dovranno dare una risposta nelle prossime ore gli inquirenti che hanno arrestato per omicidio volontario Daniela Liguori, la madre di Ilaria, la bimba di sette mesi morta carbonizzata in auto.

Sin dal primo momento agli investigatori, diretti dal capo della Squadra Mobile di Benevento Giuseppe Moschella, la dinamica dell’incidente (ovvero che l’auto avesse preso fuoco, ndr) e’ apparsa poco chiara come non convincenti sarebbero state le dichiarazioni rese a caldo dalla donna.

Una serie di indagini, di riscontri, da parte della polizia ha portato alla decisione di arrestare la donna, madre di quattro bambine, che vivono col padre Paolo Delli Carri 46 anni, disoccupato, in un alloggio messo a disposizione dal comune di Benevento.

Secondo quanto si e’ appreso la donna, in serata, di fronte al magistrato non ha risposto, essendo ancora in un evidente stato confusionale.

In base a quanto trapelato la signora Daniela, intorno alle nove di questa mattina, dopo aver lasciato a scuola le altre tre figlie accompagnate dal marito, se ne sarebbe scappata a bordo della sua auto (Fiat Multipla) per recarsi presso un distributore nei pressi dello stadio Santa Colomba dove ha acquisto la benzina. Giunta nei pressi della rotonda dei Pentri, alle porte della citta’ di Benevento, la donna avrebbe cosparso l’interno della sua auto, una Fiat Multipla, del liquido infiammabile, di cui sono state trovate tracce sui sedili.

Subito dopo Daniela Liguori avrebbe appiccato l’incendio: l’interno dell’auto ha preso fuoco. Lei, la mamma, e’ riuscita ad uscire dall’abitacolo, mentre la piccola Ilaria e’ rimasta intrappolata e arsa viva.

Daniela Liguori e’ ora piantonata nel reparto di psichiatria dell’ospedale “Rummo”  di Benevento.