È partito, presso l’Università degli Studi del Sannio, il progetto di Servizio Civile “Socializziamo la disabilità”, promosso dalla FONDAZIONE CRUI. Coinvolti nove volontari dai 22 ai 28 anni, studenti e laureati dell’Ateneo sannita.
Obiettivo del progetto è giungere alla piena armonizzazione tra contesto universitario e soggetti diversamente abili. Tale fine sarà realizzato attraverso servizi di accoglienza, orientamento e accompagnamento agli studenti disabili in percorsi che favoriscano l’accesso alla didattica. Saranno, inoltre, predisposti spazi di ascolto e di sostegno, grazie ad attività di counselling prolungato e alla creazione di gruppi esperienziali.
Il progetto andrà a corroborare le iniziative che l’Ateneo Sannita ha intrapreso da anni, con grande sensibilità e attenzione nei confronti di alcune problematiche, per consentire a tutti gli studenti di far emergere a pieno le proprie potenzialità.
I volontari, coinvolti nel progetto di servizio civile, stanno seguendo corsi di formazione con personalità competenti come la dott.ssa Paola Gallo, esperta in consulenza e formazione aziendale e il dott. Michele Selicati, project manager e ideatore stesso del progetto ‘Socializziamo la disabilità’.
A seguire e guidare i ragazzi saranno i vari OLP (operatori locali di progetto), presenti nelle diverse facoltà ed uffici d’Ateneo, sotto la supervisione del prof. Andrea Cusano, delegato per l’Integrazione sociale dei disabili e il prof. Nicolino Ettore D’Ortona, delegato in materia di Attività connesse al servizio civile.
Uno dei punti sui quali si cercherà di insistere sarà quello relativo alle attività di counselling.
Offrire, infatti, momenti di confronto con degli esperti, per affrontare al meglio la vita universitaria, costituisce un elemento di fondamentale importanza, soprattutto in presenza di particolari problematiche.
Oltre agli aspetti psicologici e relazionali, grande attenzione verrà posta su tutte le questioni che dovessero essere sollevate nel prosieguo del progetto. Essenziale risulterà anche il coinvolgimento delle Istituzioni locali.
Il progetto contempla, infatti, un’anima creativa ed innovativa, in cui può utilmente collocarsi la formazione di ‘reti’ e ‘sistemi’ organizzati ed efficienti sul territorio, basati sulla collaborazione.
Per realizzare al meglio le finalità del progetto, è richiesto il contributo di tutti, non solo degli operatori del servizio civile. Chiunque può fornire spunti utili, rivolgendosi agli operatori locali di progetto disponibili presso le varie facoltà ed uffici dell’Ateneo sannità.