Non si fa attendere la replica delle Donne del Pdl sannita alle dichiarazioni del vice capogruppo del psl al Senato, Cosimo Izzo, il quale ha definito l’occupazione della sede beneventana “patetica e paradossale”.
“L’aggettivo ‘patetico’ – dicono le Donne Pdl – se diretto a qualificare una nostra richiesta e, quindi, la liberta’ di espressione del pensiero non appartiene alla nostra cultura e ci meraviglia che a pronunciarla sia il senatore della Repubblica al fianco del quale abbiamo combattuto tante battaglie. Comprendiamo che quando gli spazi si stringono si tenti di aprire un varco laddove la resistenza appare piu’ debole, ma il senatore anche in questo caso non ha fatto bene i conti. Solo chi ha perduto i contatti con la realta’ e con il territorio puo’ oggi pensare di poter creare spazi pregiudicando le ragioni di quello che offensivamente definisce ‘…la non meglio nota sigla PDL Donne Sannio’. Puo’ spiegarsi solo con una clamorosa distrazione, infatti, la scarsa considerazione mostrata verso una realta’ al femminile che conta centinaia di iscritte e oltre 5.200 adesioni telematiche”. “Quanto, poi, alla questione di merito, – continua il documento – non si comprende come la candidatura femminile della Sorrentino possa essere ragione di pregiudizio per i consiglieri e gli eletti della citta’, tutti uomini, le cui motivazioni sono da noi anche condivise. L’affermazione secondo la quale Marcella Sorrentino dovrebbe lasciare spazio ad una collega della citta’, neppure precisata, non solo appare offensiva, mostrando che secondo taluni per le candidature non e’ necessario valutare capacita’ e qualita’, bensi’ ragioni di geografia territoriale, ma evidenzia tutta la sua pretestuosita’ perche’ e’ noto a tutti che Marcella e’ l’unica che all’attualita’ riveste una carica istituzionale di massima visibilita’ in ambito provinciale”.
Chi prova a placare gli animi agitati del Pdl sannita, è Erminia Mazzoni, presidente della Commissione Petizioni al Parlamento Europeo che dice: “La mia preoccupazione e’ che sembriamo piu’ impegnati in una contesa di potere che non nella scelta di rappresentanti del popolo in grado di governare la regione Campania. Non credo – continua Mazzoni – che quella che stiamo dando sia l´immagine del cambiamento sulla quale Stefano Caldoro sta investendo le proprie energie e per questo non sono intervenuta ad alimentare lo scontro. A due giorni dall´inizio della campagna elettorale, sento di fare un appello alla responsabilita’”. “I nomi dei candidati nelle due liste, che ho sentito fare, – conclude Mazzoni – sono tutti rispettabilissimi. La competizione si giochera’ sulle preferenze e, al di la´ dei voti di lista, saranno gli elettori a indicare la strada per scrivere domani le regole del partito. Oggi l´obiettivo e’ un altro e l´avversario e’ dall´altra parte.”