Giovanni La Motta, amministratore dell’Ente Provinciale per il Turismo di Benevento spiega i progetti e le strategie che l’Ept intende realizzare per promuovere e valorizzare il territorio nel miglior modo possibile.

‘Il progetto di rilancio della Stagione Lirica beneventana, presentato dall’EPT ed in corso di valutazione presso la Regione Campania, non va inteso come il tentativo di realizzare uno straordinario evento di successo fine a sè stesso, ma la possibilità di ripristinare e continuare una tradizione culturale della nostra provincia, riscoprendo un monumento di straordinaria importanza storica ed architettonica.

Siamo tutti ben consapevoli dei limiti in termini di visibilità turistica del nostro territorio; non siamo Napoli, né Pompei.
E’necessario, pertanto, che tutte le istituzioni preposte lavorino in un clima di serenità e collaborazione per far si che il nostro territorio possa essere promosso e valorizzato nel miglior modo possibile.

Perseguire la realizzazione di grandi eventi, finalizzati a se stessi, non ha molto senso.

Credo sia più utile, invece, concentrare la nostra attenzione sulle tante e diversificate proposte legate alla specificità del territorio, attuando però una concreta azione di raccordo tesa ad una valorizzazione seria e costruttiva nel campo culturale e turistico della nostra provincia.

Alcuni esempi di come ciò si possa realizzare li possiamo trovare anche nell’azione della Provincia di Benevento, che ha creato alcuni piccoli Musei, dislocandoli sul territorio, ma costituendo un coordinamento unico per la loro promozione e valorizzazione.

L’EPT non intende sostituirsi o sovrapporsi ad altre istituzioni, ma, rimanendo nell’ambito delle proprie competenze, intende portare avanti una strategia di sviluppo culturale e turistico del territorio con la massima collaborazione di tutti.

L’esiguità delle risorse dell’EPT, infine, non ci consente, in ogni caso, di poter effettuare sprechi di natura economica e l’accortezza nella gestione dei fondi è tale che, talvolta, mi sembra di essere una massaia più che un amministratore’.