«Siamo di fronte ad un’opera annunciata, ma non realizzata. Il Sannio però non è in condizione di aspettare più oltre. L’Alta capacità ferroviaria sulla tratta Napoli/Bari è una infrastruttura che attira innovazione e competizione economica e per questo deve essere approvata in tempi brevissimi». E’ quanto ha dichiarato stamani il segretario generale provinciale della CGIL di Benevento, Antonio Aprea, anche a nome degli omologhi Fioravante Bosco della Uil e Attilio Petrillo della CISL, presso la Sala consiliare della Provincia di Benevento al Seminario sul tema: “Alta capacità Napoli-Bari per una più libera circolazione delle persone e delle merci come volano per un innovativo ed originale rilancio dell’occupazione nel Sannio e nel Mezzogiorno”, promosso dalle tre Organizzazioni Sindacali. All’incontro hanno preso parte: i parlamentari Costantino Boffa e Mario Pepe, l’assessore provinciale delegato all’urbanistica, Giovanni Bozzi, in rappresentanza del presidente Cimitile, il presidente della Camera di Commercio, Gennaro Masiello, operatori del Sindacato, i tecnici che si stanno occupando del progetto. Il Seminario, presieduto dal Segretario Petrillo, ha fatto il punto sul deficit di infrastrutture del territorio locale (“la tratta da Napoli a Bari comporta oggi un tempo di percorrenza eguale a quello che occorrente all’Alta Velocità tra Roma e Milano”, ha denunciato Bosco) ed ha portato all’unanime conclusione della necessità di avviare nelle sedi istituzionali proprie un confronto con il Governo nazionale e quello regionale affinché, a seguito dell’inserimento dell’opera nell’Accordo di programma del 2008, l’opera possa essere finanziata nella prossima riunione del CIPE avendo ricevuto l’assenso definitivo della Regione Campania. Il Sindacato, hanno detto all’unisono Aprea, Bosco e Petrillo, si impegnerà a fare massa critica e pungolare le Istituzioni su questo obiettivo: «Vi sono due o tre progetti strategici da mandare in porto immediatamente perché il Sannio ha bisogno di interventi robusti per non uscire definitivamente con le ossa rotta da questa congiuntura economica ed anzi di arretrare definitivamente dalle posizioni conquistate negli ultimi anni”. L’on.le Mario Pepe ha sottolineato come l’opera deve essere inquadrata nel contesto storico-economico e deve fare riferimento alla pesante crisi occupazionale in cui versa il Sannio. In tale ambito, la realizzazione dell’Alta Capacità ferroviaria risponde ad un bisogno di riequilibrio territoriale e di rilancio dell’economia locale. Secondo l’on. Boffa, “l’incontro voluto dai Sindacati concorre a spingere affinchè al più presto la Regione dia, finalmente, la sua approvazione definitiva al progetto dell’Alta Capacità Napoli- Bari. E’ l’ultimo tassello che ci separa ancora dall’approvazione da parte del Cipe che potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Ci sono infatti, ha ricordato Boffa, circa 12 miliardi di euro non utilizzati dei fondi europei 2000-2006 che devono essere immediatamente spesi su pochi interventi strategici per lo sviluppo del Sud altrimenti queste risorse saranno revocate. Infatti, nel corso di un incontro con il Ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto si è convenuto sul carattere assolutamente prioritario della Napoli-Bari. Continuano inoltre gli incontri sul territorio della nostra provincia tra i tecnici dei Rfi e Italferr e gli amministratori dei comuni interessati. Procedendo in questo modo, ha precisato Boffa, tutti si sono convinti della necessità di un’opera che valorizza e non stravolge il territorio. D’altronde, resto dell’idea che i grandi interventi infrastrutturali si possono realizzare soltanto attraverso una incessante opera di concertazione e condivisione sociale e istituzionale. E, nel caso dell’Alta Capacità Napoli-Bari, stiamo parlando della più importante opera pubblica che interessa il mezzogiorno. Consentirà alle aree interne, come la nostra, di superare quella condizione di marginalità e perifericità che negli anni è stata d’ostacolo alla crescita e allo sviluppo del Sannio. L’Alta Capacità, una volta completata – ha aggiunto l’on. Boffa – avrà altresì il grande merito di inserire il Mezzogiorno nei grandi Corridoi transeuropei dello sviluppo, riducendo inoltre i tempi di percorrenza con Bari, Napoli e Roma, migliorando notevolmente anche il nostro sistema di trasporto regionale. E’ infine un’opera che, contrariamente ad alcune altre grandi infrastrutture, è condivisa da tutte le forze istituzionali, al di là delle appartenenze politiche”. L’assessore provinciale all’urbanistica, Bozzi, ha lamentato l’assordante silenzio da parte di qualche Soggetto, in particolare la Regione Campania, che non ha ancora dato il proprio via libera ad una infrastruttura sulla cui realizzazione si discute da troppo tempo. L’assessore ha anche fatto riferimento al ruolo che la Provincia intende giocare in questa vicenda, assicurando che, dopo aver svolto un ruolo forte di coordinamento presso tutti i Comuni interessati, non mancherà di sollecitare il Governo nazionale e quello centrale. Un tavolo istituzionale sarà quanto prima convocato dalla Provincia per la definitiva decisione.