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direttore Antonio De Cristofaro

La Lega Sannita intende recuperare il settore agricolo attraverso la Consulta Meridionale per l’Agricltura

Scritto da il 25 settembre 2010 alle 18:49 e archiviato sotto la voce Attualità, Politica. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle, è stato sicuramente uno degli anni più impegnativi per gli operatori ed imprenditori agricoli. La grave crisi economica globale, ha investito anche il settore agricolo, che ne è stato penalizzato fortemente, a causa della sua atavica debolezza economica. Il settore vitivinicolo, uno dei più colpiti, ha fatto tornare ai prezzi degli anni 70, il prezzo di produzione del vino sfuso da tavola. I vini in bottiglia più pregiati, Docg, Doc, Igt, molti dei quali rimasti invenduti nelle cantine, stentano rispetto al passato recente a trovare acquirenti sia sul mercato nazionale che europeo, e stanno subendo la forte concorrenza dei vini provenienti dal Cile e dalla Nuova Zelanda, dove si riescono a contenere meglio i costi di produzione. Anche i numerosi investimenti che molte aziende viticole hanno effettuato negli anni passati, usufruendo degli aiuti comunitari, rischiano di diventare un peso. Nel settore olivicolo il 2009/2010 sarà ricordato non tanto per la quantità di produzione, più bassa rispetto all’anno precedente, ma per la qualità migliore degli ultimi anni. Ciononostante, al solito non c’è stata la corsa all’acquisto dell’olio nuovo, al contrario, in molti casi, è rimasto invenduto in azienda o sugli scaffali della grande distribuzione, subendo la concorrenza spietata dell’olio proveniente dalla Tunisia e da altri paesi del bacino del Mediterraneo, venduto a prezzi nettamente più bassi rispetto all’olio extravergine di oliva nazionale. Anche nel settore cerealicolo, i prezzi sono stati più bassi degli ultimi anni, mentre per il settore zootecnico le cose non sono andate meglio, se si pensa, che, un litro di latte all’allevatore viene pagato meno di quanto costa un litro di acqua minerale. In una simile situazione economica, è utile che gli agricoltori, uniscano davvero le loro forze. Bisognerà pensare ad ulteriori forme di integrazione del reddito agricolo, e perché no, anche all’allevamento di selvaggina di qualità, che potrebbe essere una ulteriore fonte di entrata e di guadagno per le aziende agricole, e potrebbe far bene alla gestione del patrimonio naturale e faunistico. Aumentare la filiera turistica delle aree interne, implementando i percorsi eno-gastronomici. Vendere i propri prodotti di nicchia e di qualità, direttamente ai visitatori, che dovranno essere gli attori principali per una ripresa dell’economia agricola. La politica, si dovrà far carico di tutelare e promuovere tutte le iniziative a sostegno, lasciando da parte gli antichi ed obsoleti carrozzoni, solo di valenza prettamente elettorale e privi di contenuto reale. Auspicabile in tal senso la istituzione di una Consulta Meridionale per l’Agricoltura, che metta assieme tutte quelle forze politiche, amministratori provinciali e regionali, sensibili alle vere problematiche del mondo agricolo, in modo da tutelare, quello che rimane di un settore oramai allo sbando e senza serie prospettive.

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