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1000 Tetti fotovoltaici, Confartigianato: ‘Tutti ci guadagnano eccetto i cittadini’

Scritto da il 25 marzo 2010 alle 13:22 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

‘Quale Associazione di Categoria maggiormente rappresentativa sul territorio Provinciale degli operatori del settore dell’installazione Termo–Elettrica, riteniamo doveroso intervenire, esprimendo le nostre preoccupazioni relativamente ai contenuti del recente Bando pubblicato dall’Amministrazione Provinciale di Benevento, denominato “1000 Tetti Fotovoltaici”, per l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza pari a 3 o 6 KW, rivolto a persone fisiche o giuridiche residenti nel territorio provinciale’. E’ quanto scrive in una nota la Confartigianato di Benevento.
‘Tale bando è gestito dalla Provincia in accordo con una Società di Servizi Energetici “Consorzio ABN – A & B Network Sociale”, che dovrebbe realizzare gli impianti fotovoltaici a proprie spese, trattenendo in cambio tutto il guadagno previsto dagli incentivi Statali del “CONTO-ENERGIA” a seguito della cessione, da parte dei cittadini o delle imprese che aderiranno, del credito e del pieno diritto di occupazione, per un periodo di 20 anni, della superficie del proprio edificio su cui verrà installato l’impianto fotovoltaico.
A ciò si aggiungono una serie di gravose limitazioni sull’edificio e di spese fisse annuali, a carico dei cittadini sanniti, che, poverini, si vedranno rimborsati dalla Società ABN il solo costo dell’energia realmente consumata, sempreché non superi il quantitativo di energia prodotto dall’impianto fotovoltaico, nel qual caso il cittadino dovrà rifondere la differenza… Un’iniziativa del genere porta inevitabilmente a porci una serie di domande: “Ma chi ci guadagna realmente da questa operazione?”; “I cittadini sanniti sanno a cosa vanno in contro aderendo a questo bando? Sanno che converrebbe loro, di gran lunga, chiedere un finanziamento ad una Banca, ripagandosi l’intero investimento con gli incentivi Statali del “CONTO-ENERGIA” determinati dall’energia prodotta autonomamente, e, addirittura, guadagnare dei soldi dopo circa 10 anni dall’installazione dell’impianto?”.
La campagna di comunicazione e promozione portata avanti dalla Provincia, infatti, dice solo una parte di verità e si rischia che la reale portata dell’operazione verrà compresa solo fra qualche anno. Non dice ad esempio, che installando un impianto simile a quello proposto, ricorrendo ad uno dei tanti finanziamenti studiati ad Hoc da molti istituti di Credito, il recupero dell’investimento avviene in circa 8/9 anni.
Ciò è possibile grazie ad un sistema di incentivazione ben strutturato predisposto dal G.S.E. (Gestore dei Servizi Elettrici) che permette di garantire direttamente all’Istituto Bancario finanziatore, la restituzione del debito con i proventi dell’energia prodotta dall’impianto; questa forma di garanzia si chiama “Cessione del credito” e assicura alle Banche di ricevere direttamente dal G.S.E. il contributo statale in “CONTO-ENERGIA”, fino all’estinzione del finanziamento (che in genere avviene in circa 8/9 anni).
Per cui il privato, non solo si ripaga l’intero investimento, ma dal nono o decimo anno guadagnerebbe per i restanti 11/12 anni tutti gli incentivi Statali previsti, che, nel caso di un impianto di 3 KW, ammonterebbero a circa 1.500/1.800 euro annui, oltre al fatto di non pagare nei 20 anni, in conto scambio con l’ENEL, tutta la Bolletta per l’energia Elettrica consumata. Aderendo all’iniziativa della Provincia, non vi è dubbio, che i cittadini si vincoleranno per 20 anni ad una Società che avrà il diritto di accedere sulla proprietà per i controlli e la manutenzione dell’impianto, inoltre tra i tanti impegni da sostenere: una quota fissa di 540 o 780 euro, per non meglio identificate spese di istruttoria!!!; costi di connessione pari 240 euro; tasse e quote fisse annuali pari a circa 70 euro; spese per la pulizia dei pannelli pari a circa 150/200 euro all’anno; costi di smantellamento e di re-installazione dell’impianto, nel caso di un’eventuale riparazione della copertura della casa; oltre poi a dover sostenere il gravoso onere di impegnarsi ad avere cura dell’impianto, attuando tutte le necessarie precauzioni per preservarlo da atti vandalici o comunque da azioni dirette a causare danni allo stesso.
“Tanto premesso – commenta il Segretario Provinciale della Confartigianato Donato Scarinzi – a nostro avviso, con questo bando gli unici che ci rimetteranno saranno proprio i cittadini sanniti. Senza dubbio il CONTO-ENERGIA permette di trasformare l’installazione di un impianto Fotovoltaico in un investimento finanziario, per cui il privato cittadino può certamente provvedere liberamente, in via autonoma, a realizzare l’impianto, tramite una ditta del settore, e in provincia di Benevento sono numerose le ditte altamente qualificate in grado di provvedere, chiavi in mano, a tutte le fasi operative, sia di installazione degli impianti, che di richiesta dell’incentivo Statale del “CONTO-ENERGIA” al G.S.E., oltre ancora, all’assistenza e alla manutenzione per i 20 anni ed oltre di vita dell’impianto (circa 25/30 anni), tutto ciò a favore degli interessi diffusi dei cittadini della Provincia e di tutti gli operatori del settore. Chi invece trarrà ingenti guadagni dall’operazione sarà solo il Consorzio ABN – A & B Network Sociale e le persone ad esso collegate…
Da una stima approssimativa “e per difetto, molto difetto”, il Consorzio ABN guadagnerà da questa operazione nell’arco di 20 anni qualcosa come circa 15 milioni di euro. Vi sembra giusto che tali risorse debbano essere sottratte alla nostra collettività a favore di una società che non ha alcun rapporto con la nostra provincia? Per quanto evidenziato, sottolineiamo quindi le nostre profonde preoccupazioni, e ci chiediamo perché tali iniziative non debbano essere realizzate preferibilmente con il ricorso ad aziende locali, anche di concerto con le Associazioni di categoria e debbano invece essere lasciate a chi con il territorio non ha alcun legame. Se veramente la Provincia tiene a cuore gli interessi della collettività, ci auguriamo che si ravveda e attivi tutte le procedure per rendere tale bando realmente utile e vantaggioso per i cittadini Sanniti.”

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