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direttore Antonio De Cristofaro

Coldiretti, ancora irrisolti alcuni nodi della filiera del tabacco

Scritto da il 24 novembre 2010 alle 15:13 e archiviato sotto la voce Attualità, Società. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Le consegne del tabacco per l’anno in corso sono ormai iniziate sia per la varietà Bright che per la varietà Burley ed entro breve cominceranno anche le consegne dei tabacchi scuri. Eppure alcuni nodi per la questione tabacco debbono essere ancora sciolti. “Manca infatti ad oggi – spiega il direttore della Coldiretti Benevento Luigi Auriemma – la definizione delle misure agro ambientali per il tabacco e siamo ancora in attesa di definire l’applicazione della misura 144 del PSR (aiuto forfettario per le aziende) e di capire le modalità di applicazione del cosiddetto premio qualità. Vige quindi una fase di grande incertezza nei produttori di tabacco”. Secondo Auriemma questa incertezza non è soltanto normativa ma è soprattutto una incertezza di mercato. “Per quanto riguarda il mercato, infatti, – aggiunge Auriemma – l’Italia è ancora in attesa che le manifatture internazionali sottoscrivino gli impegni che già hanno sottoscritto negli anni precedenti a partire dal 2005 e che sono scaduti o in via di scadenza. Tali impegni stabilivano che le maggiori manifatture internazionali (Philip Morris, BAT e Japan Tabacco) acquistassero volumi certi della produzione italiana”. Il presidente della Coldiretti sannita e vice presidente nazionale Gennaro Masiello precisa: “Per la campagna in corso questi contratti devono essere rivisti e purtroppo siamo ancora in attesa che il ministero convochi una riunione per sollecitare le manifatture a sottoscrivere gli accordi”. Proprio per ribadire la necessità dell’importanza di tali accordi per i produttori, il presidente della Coldiretti Sergio Marini ha scritto al ministro Galan con la richiesta di convocare con urgenza le manifatture internazionali per il rinnovo degli accordi in scadenza. “I produttori italiani hanno fiducia in questa coltura – scrive il presidente Sergio Marini – e nella possibilità di proseguire con il percorso avviato da un lato di riduzione dei costi di produzione e, dall’altro, di mantenimento del volume degli acquisti atto a garantire la stabilità del mercato attraverso il rinnovo degli accordi che consentono la permanenza degli acquisti da parte delle manifatture internazionali come è avvenuto negli anni passati. Senza certezze – ribadisce Marini – è inevitabile un impatto negativo soprattutto sugli aspetti occupazionali nel settore agricolo, e in quelli a questo collegato, e di produzione di valore aggiunto nelle aree tradizionali di produzione del tabacco”.
“L’accordo che Coldiretti ha sottoscritto con Philip Morris – conclude il presidente Masiello – è un accordo sicuramente importante e rivoluzionario per il mondo del tabacco perché è la prima volta che la manifattura stringe accordi con la parte agricola, ma non può essere il solo accordo. E’ necessario quindi che anche le altre manifatture assumano i propri impegni per gli acquisti in Italia e che vengano definite al più presto le norme dei Programmi di Sviluppo Rurale che prevedono precisi contributi per le aziende tabacchicole”.

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