Il ritiro dell’ordinanza del Presidente della Giunta Regionale della Campania sulla distribuzione in tutta la Campania di tonnellate di rifiuti della città e della provincia di Napoli, è una vittoria di cittadini, istituzioni, di quanti hanno a cuore le sorti di questa provincia”. E’ la sintesi dell’intervento dell’on. Umberto Del Basso De Caro, vicecapogruppo PD in Consiglio Regionale, nel corso della Conferenza Stampa svoltasi presso la sede dell’Amministrazione Provinciale.
“I cittadini di Sant’Arcangelo Trimonte, di Apice, di Paduli, di molti Comuni Fortorini, i Sindaci, il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, insieme con i Consiglieri, – ha proseguito l’esponente del PD – hanno impedito un altro saccheggio ai danni del territorio sannita in nome di un napolicentrismo che mostra la corda e che, in sostanza, procura solo danni alle aree interne. Fa specie, annota De Caro, la protervia con cui il Presidente della Provincia di Napoli, Cesaro, PDL, chiede, in una intervista, solidarietà ed accusa gli Enti Provincia di Benevento ed Avellino di aver cavalcato la protesta. Molti, sottolinea De Caro, dimenticano che una legge dello Stato, voluta dalla loro parte politica il PDL, ha imposto la provincializzazione della gestione dei rifiuti. Ad oggi, ribadisce De Caro, non è noto se ci sia, almeno in bozza, il piano per la Provincia di Napoli. C’è, di certo, il piano del Sannio.
Il fronte, riaperto con la vicenda rifiuti, è gravissimo: il fatto stesso che, ancora una volta, il Governo abbia Commissariato la vicenda Napoli dimostra che, politicamente, Caldoro è semplicemente un fantasma che a volte emerge per essere risotterrato dalla sua stessa parte politica. Che Commissaria le decisioni assunte in forza di legge”.
“La vicenda rifiuti, ha concluso De Caro, è emblematica anche dei comportamenti di tanti politici e di tanta “politica” locale: fatta eccezione per qualche autorevole esponente del centrodestra, abbiamo assistito alla latitanza degli esponenti dell’intera maggioranza del PDL in Consiglio Regionale ed in Parlamento.
Il senso dell’appartenenza ad una comunità, anche sovraprovinciale, ci ha permesso di difendere le ragioni di tutti i cittadini.
Anche di quanti sono stati e sono, politicamente, diversi da noi”.