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direttore Antonio De Cristofaro

Bando del MIPAF sui biocarburanti: primo posto per il progetto con il Marsec

Scritto da il 23 settembre 2010 alle 17:08 e archiviato sotto la voce Ambiente, Attualità, Territorio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il Marsec, agenzia di telerilevamento satellitare e monitoraggio ambientale della Provincia di Benevento, è uno dei partner del progetto BIODIE2 che ha ottenuto il primo posto nella graduatoria del bando sulle bioenergie emanato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MIPAF). La proposta ha battuto altri 9 concorrenti nella categoria relativa a “Sviluppo di filiere produttive in alternativa alle attuali per l’ottenimento dei biocarburanti di seconda generazione”. Il progetto, di cui è capofila il Centro di Ricerca dell’Università di Perugia sulle Biomasse, guidato dal prof. Franco Cotana, avrà una durata di 3 anni e, oltre al MARSec e all’ateneo perugino, potrà contare anche sull’apporto dell’Istituto Motori – CNR Napoli. Nello specifico, l’agenzia sannita si occuperà di produrre delle mappe, elaborate da dati telerilevati da satellite, molto utili per individuare la distribuzione e la produttività di biomasse lignocellulosiche, contribuendo ad ottimizzare le risorse da impiegare ed a ridurre i costi industriali, sia per la localizzazione di siti idonei che per la stima delle produzioni. I rilievi del MARSEC consentiranno, inoltre, di pianificare opportunamente l’installazione di impianti modulari, integrati e mobili (in grado di essere spostati in altre aree senza eccessivi problemi) per la produzione di energia dalle fonti alternative interessate dal progetto. Quest’ultimo, infatti, ha lo scopo di ottenere dei biocarburanti di seconda generazione basati su nuove tecnologie di processo e sull’utilizzazione come materia prima di substrati lignocellulosici che possono essere biomasse residuali o colture dedicate. Il bando del MIPAF è in linea con le politiche europee che prevedono, entro il 2020 l’obbligo per ogni paese di produrre il 10% di biocarburanti rispetto a quanto consuma. L’Italia, ad oggi, produce solo l’1% con il biodiesel di prima generazione (derivato da olio vegetale).
La seconda generazione dei biocarburanti, invece, consiste nell’utilizzare la filiera ligno-cellulosa (scarti agricoli o coltivazioni in terreni marginali).

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