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direttore Antonio De Cristofaro

La ricetta del bravo dottore: dibattito al Teatro Comunale

Scritto da il 23 aprile 2010 alle 20:49 e archiviato sotto la voce Attualità, Salute. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Certificazione di qualita dall’Europa per il reparto di Cardiologia dell’ospedale ‘Rummo’ di Benevento; a far scattare il riconoscimento, la presenza di elementi quali la buona pratica clinica e la vicinanza umana ai pazienti. A darne notizia, il direttore del Dipartimento di Cardioscienze dell’azienda ospedaliera beneventana, Marino Scherillo, tra i relatori del convegno promosso dal Rummo, sul tema ‘La ricetta del bravo dottore’. Al centro del dibattito, il tema della buona prassi. “Per ridurre la distanza medico-paziente – ha spiegato Scherillo – e necessario che si seguano le linee guida cliniche che rappresentano una preziosa bussola per migliorare la relazione e l’azione medica che deve essere attenta alle nuove strategie terapeutiche”. Tra queste, nel campo della cardiologia, la possibilità, come spiegato da Scherillo, di poter utilizzare un potente farmaco che, attraverso l’azione che svolge sulle piastrine, può “ridurre l’entità dell’infarto”. Nuove frontiere della medicina che, dunque, aiutano a preparare i pazienti ad affrontare interventi realizzabili grazie anche all’innovazione tecnologica. “Quella che i bravi medici sono chiamati a scrivere – ha aggiunto il direttore del dipartimento dell’azienda ospedaliera sannita – è una doppia ricetta: per i pazienti, ma anche per se stessi per fare al meglio il proprio lavoro”. Strategie terapeutiche ospedaliere che, ha evidenziato Scherillo, devono essere supportate “dalla presenza di una buona relazione tra medici ospedalieri e medici di medicina generale per il controllo dei pazienti cardiopatici”. Ma accanto alla qualita delle prestazioni mediche, durante il convegno è stata sottolineata anche l’importanza della relazione umana che si deve instaurare tra medico e paziente. “A volte – ha proseguito Scherillo – un sorriso comprensivo, una parola dolce possono aiutare a guarire più della medicina stessa”. E proprio perché consci della rilevanza del fattore umano, da circa 15 anni, grazie alla collaborazione del Conservatorio ‘Nicola Sala’ di Benevento, durante l’orario delle visite pomeridiane, nell’ospedale si dà vita a veri e propri ‘caffe concerto’, in quella che Scherillo ha definito “la tisana delle 17″. A esibirsi per pazienti e familiari, non solo gli allievi del Conservatorio, ma anche medici che hanno dimestichezza con la musica e il pianoforte. “Questi momenti di relax – ha concluso Scherillo – sono fondamentali perché fanno sentire a casa propria chi si trova per necessità in ospedale e, al tempo stesso, facilitano da parte del paziente l’aderenza alla terapia”.

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