Ancora acque agitate a Benevento dopo l’oramai arcinota rimozione dello striscione nei pressi dei cancelli della Villa Comunale, avvenuto nei giorni scorsi, issato delle associazioni ambientaliste sannite in contrasto con la possibile realizzazione di una centrale turbogas nei pressi di Ponte Valentino a Benevento. Rimozione che è costata una querela per diffamazione al presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona.
Dopo aver incassato la solidarietà del presidente della Provincia Aniello Cimitile, e dopo aver apprezzato l’impegno dell’assessore regionale del Pdl, Ascierto Della Ratta, dura presa di posizione delle associazioni ambientaliste che, tramite il portavoce Daniele Tufo, intervengono a difesa di Altrabenevento con una nota emblematica: “Il Coordinamento delle associazioni e dei comitati contro la centrale di Ponte Valentino – si legge nel comunicato – rivendica la propria partecipazione alla protesta, legittima e democratica, contro il progetto della Luminosa e contro l’inerzia dei nostri politici. In un momento in cui persino la democrazia diventa emergenza, la classe politica è assente per le necessarie azioni di contrasto a questo progetto. Biasimiamo il comportamento di chi addirittura minaccia gli ambientalisti di querela. Soprattutto, in questo momento di falsa democrazia i politici preferiscono rincorrere effimeri sogni elettorali restando in colpevole silenzio Eppure, nel nostro precedente comunicato, spiegavamo le ragioni per cui avevamo deciso quello striscione e la sua scritta ( www.beneventoecosolidale.wordpress.com ), chiedendo il motivo del sequestro del nostro striscione. Se un innocuo striscione merita una querela, perché non inscrivere nel registro degli indagati tutte le associazioni e i movimenti ideatori di questa forma di protesta? Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ad AltraBenevento e a noi tutti, per un atto che suona intimidatorio nei confronti di tutti noi che ci battiamo contro lo scempio del nostro territorio e per la difesa della democrazia e del diritto a manifestare dissenso contro scelte scellerate calate dall’alto e imposte grazie all’ignavia dei nostri esponenti politici”.