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direttore Antonio De Cristofaro

Cipe, Boffa e Iannuzzi: le scelte del Governo continuano a penalizzare il mezzogiorno

Scritto da il 22 luglio 2010 alle 16:54 e archiviato sotto la voce Attualità, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Nell’odierna seduta del Cipe –  hanno spiegato Costantino Boffa  e Tino Iannuzz- sono state approvate nuove opere infrastrutturali per un importo di 2,1 miliardi di euro. Tranne che per la convenzione dell’autostrada  Ragusa- Catania, c’è ancora una volta un lungo elenco di  opere che interessano unicamente  il centro nord.
In particolare, il Cipe ha approvato:
▪ il progetto definitivo, con apposita delibera condizionata, della tratta T3 San Giovanni –
Colosseo della Linea C della Metropolitana di Roma, con un’assegnazione finanziaria
statale di 84,2 milioni di euro;
▪ il progetto definitivo, con prescrizioni, del raccordo autostradale Campogalliano –
Sassuolo e assegnato il contributo di 234,6 milioni di euro a valere sulle risorse destinate
al Programma;
▪ il progetto definitivo, con prescrizioni, del 1° lotto funzionale “San Gerolamo – Tronco
Bergamo” della variante alla SS 639 ricompresa nei Comuni di Lecco, Vercurago e
Calolziocorte;
Ancora una volta, dunque,  nelle scelte di governo il Mezzogiorno risulta complessivamente mortificato.
La Campania – dichiarano gli on. Costantino Boffa e Tino Iannuzzi – viene completamente cancellata: neanche un’opera è prevista per la nostra regione. Eppure, presso la segreteria tecnica del Cipe sono state inviate da tempo opere significative, che hanno tutti i requisiti, tecnici e amministrativi, per essere approvate ma che continuano a rimanere bloccate nei cassetti.
E’ il caso del primo lotto della ferrovia ad Alta Capacita Napoli- Bari, del completamento della Salerno-Reggio Calabria con gli svincoli salernitani di Eboli, di Sala Consilina Sud e di Padula- Buonabitacolo, e della Strada Statale 372 “Telesina”. In tutte le occasioni di discussione parlamentare, nelle commissioni competenti e in Aula, su risoluzioni, interrogazioni ed ordini del giorno presentati dalle opposizioni, e  in particolare dal Partito Democratico, il Governo ribadisce la priorità di queste opere e si impegna a finanziarle.
Puntualmente però il Cipe approva e finanzia  altre opere, tutte al Nord, dimostrando che la regia della politica economica e della strategia infrastrutturale è saldamente nelle mani della Lega Nord. E’ diventato davvero preoccupante lo scarso peso politico del Mezzogiorno e della regione Campania.
I parlamentari del mezzogiorno e i presidenti delle regioni meridionali- concludono Boffa e Iannuzzi-   a cominciare dal Presidente della Regione Campania si sbrighino dunque ad assumere al più presto, senza più silenzi ed inerzie, gravi e deplorevoli,  iniziative forti e condivise, altrimenti il declino del Sud diventerà irreversibile e il divario infrastrutturale continuerà clamorosamente a crescere, come testimoniano i recenti dati pubblicati dallo Svimez nel suo rapporto annuale, e come dimostra l’allarme sollevato dal Capo dello Stato.

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