Nell’odierna seduta del Cipe – hanno spiegato Costantino Boffa e Tino Iannuzz- sono state approvate nuove opere infrastrutturali per un importo di 2,1 miliardi di euro. Tranne che per la convenzione dell’autostrada Ragusa- Catania, c’è ancora una volta un lungo elenco di opere che interessano unicamente il centro nord.
In particolare, il Cipe ha approvato:
▪ il progetto definitivo, con apposita delibera condizionata, della tratta T3 San Giovanni –
Colosseo della Linea C della Metropolitana di Roma, con un’assegnazione finanziaria
statale di 84,2 milioni di euro;
▪ il progetto definitivo, con prescrizioni, del raccordo autostradale Campogalliano –
Sassuolo e assegnato il contributo di 234,6 milioni di euro a valere sulle risorse destinate
al Programma;
▪ il progetto definitivo, con prescrizioni, del 1° lotto funzionale “San Gerolamo – Tronco
Bergamo” della variante alla SS 639 ricompresa nei Comuni di Lecco, Vercurago e
Calolziocorte;
Ancora una volta, dunque, nelle scelte di governo il Mezzogiorno risulta complessivamente mortificato.
La Campania – dichiarano gli on. Costantino Boffa e Tino Iannuzzi – viene completamente cancellata: neanche un’opera è prevista per la nostra regione. Eppure, presso la segreteria tecnica del Cipe sono state inviate da tempo opere significative, che hanno tutti i requisiti, tecnici e amministrativi, per essere approvate ma che continuano a rimanere bloccate nei cassetti.
E’ il caso del primo lotto della ferrovia ad Alta Capacita Napoli- Bari, del completamento della Salerno-Reggio Calabria con gli svincoli salernitani di Eboli, di Sala Consilina Sud e di Padula- Buonabitacolo, e della Strada Statale 372 “Telesina”. In tutte le occasioni di discussione parlamentare, nelle commissioni competenti e in Aula, su risoluzioni, interrogazioni ed ordini del giorno presentati dalle opposizioni, e in particolare dal Partito Democratico, il Governo ribadisce la priorità di queste opere e si impegna a finanziarle.
Puntualmente però il Cipe approva e finanzia altre opere, tutte al Nord, dimostrando che la regia della politica economica e della strategia infrastrutturale è saldamente nelle mani della Lega Nord. E’ diventato davvero preoccupante lo scarso peso politico del Mezzogiorno e della regione Campania.
I parlamentari del mezzogiorno e i presidenti delle regioni meridionali- concludono Boffa e Iannuzzi- a cominciare dal Presidente della Regione Campania si sbrighino dunque ad assumere al più presto, senza più silenzi ed inerzie, gravi e deplorevoli, iniziative forti e condivise, altrimenti il declino del Sud diventerà irreversibile e il divario infrastrutturale continuerà clamorosamente a crescere, come testimoniano i recenti dati pubblicati dallo Svimez nel suo rapporto annuale, e come dimostra l’allarme sollevato dal Capo dello Stato.