Il Consiglio della Comunità Montana del Fortore, riunito nella seduta di ieri (21 aprile), ha deliberato all’unanimità sulla questione della pianta organica dell’Ente, ed in particolare, sulla problematica degli esuberi. Presenti al consesso, tutti i 12 rappresentanti dei Comuni membri e quasi tutti i sindaci, che insieme al Presidente Zaccaria Spina hanno analizzato e discusso quanto emerso dall’ultimo tentativo di conciliazione, in particolare, la proposta dell’attuazione dei cosiddetti “contratti di solidarietà”, avanzata dai lavoratori in esubero. Tali contratti, che prevedono la riduzione dell’orario di lavoro del personale e il relativo risparmio economico sugli stipendi, erano stati già proposti dal Presidente Spina e dai vertici amministrativi dell’Ente più di un anno fa per evitare la messa in disponibilità dei dipendenti; all’epoca tale proposta fu nettamente respinta.
“I contratti di solidarietà, ha dichiarato Zaccaria Spina, rappresentavano un sistema con cui risolvere due problemi da un lato sarebbe stato possibile lasciare intatto il numero dei dipendenti operando riduzione sull’orario di lavoro, dall’altro evitare di fuoriuscire dai parametri finanziari disposti dalle leggi vigenti. La nostra proposta di un anno fa, oggi viene ripresentata sul tavolo delle trattative e noi non ci opporremo ad essa. Rispetto ad un anno fa, però, la situazione finanziaria dell’Ente non è migliorata, anzi gli ultimi tagli hanno comportato l’azzeramento dei contributi ordinari. Sara necessario pertanto, valutare l’effettivo importo dei fondi che la Regione dovrà destinare al nostro Ente e tener conto del parere di tutti i dipendenti della Comunità Montana”.
Sull’argomento, tra gli altri, è intervenuto l’Assessore della Comunità, Giuseppe Ruggiero, che ha biasimato la strumentalizzazione dell’argomento in campagna elettorale e si è augurato che il nuovo Consiglio Regionale si esprima al più presto per risolvere la difficile situazione degli Enti Montani.